Page 96 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
P. 96
94
sempre quelle delle Grazie, dell'Addolorata e di San Rocco 1111 i.
Si percepivano essi canoni in denaro e in grano. La più dotata
era la cappella della Vergine delle Grazie, i cui fondi, nel 1816,
si trovavano affittati a ben 53 persone. Seguiva quella dell'Ad-
dolorata, di fondazione settecentesca, e di San Rocco, i cui ter-
11
reni erano tenuti da 18 contadini i si.
Parte integrante della documentazione che andiamo esami-
nando è il Libro di esazione del lucro del Monte frumentario ri-
partito fra Cittadini a ragione di una quarta per ogni salma di
grano di capitale di questo Comune di Castiglione alla Pescara,
giusto il capitolo 2 °, articolo 22 dello Stato Discusso (nel) corrente
anno 1816. Il lucro che si ebbe nel 1816 fu di tomola 41 ed
una misura, ripartito fra i 134 iscritti al Monte frumentario.
Finalmente il Comune curava l'esazione dell'imposta fondiaria,
che gravava sui beni demaniali, divisi fra i cittadini, i quali,
come si vede, oltre al canone annuo che versavano al Comune
stesso, erano contestualmente assoggettati al pagamento del-
l'imposta fondiaria, per la complessiva somma di 70 ducati
annui 1119 i_ Ultimo degli appalti a cui sovrintendeva il Comune
( 11 7) La cappella delle Grazie, ossia della Madonna delle Grazie,
possedeva beni anche in Torre de Passeri.
(118) Cfr. la precedente nota n . 8.
(119) Facciamo qualche esempio di quanto detto. Arcangelo De
Martinis, per la porzione demaniale assegnatali, pagava di canone al
Comune ducati 00,45,6 e di fondiaria ducati 00,35,8 cioè, comples-
sivamente, circa un ducato all'anno. Angelo Santospago pagava un
canone comunale di ducati 1,06,8 e ducati 00,63,6 di fondiaria, pari
a circa due ducati annui. L'imposta fondiaria, talvolta, era quasi rag-
guagliata al canone comunale. Da ciò dipese - in molti casi - l'abban-
dono delle quote demaniali, o la loro tacita alienazione in favore di
concessionari più abbienti da parte dei più svantaggiati. Senza par-
lare, poi, della natura di questi terreni, che richiedeva sforzi ingenti
per la loro messa a coltura e produttività non sopportabili dai colti-
vatori e loro famiglie.