Page 101 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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            Anche in Castiglione si pubblicarono, inoltre, fra novembre
            e dicembre  1814, i bandi e le comunicazioni circa i briganti
            rifugiatisi nello Stato Pontificio e  a  Roma in particolare.
            Nulla ci permette, a  questo punto, di descrivere meglio la
            situazione locale, se non il fatto che diversi disertori si presen-
            tarono al Sindaco e riconsegnarono le rispettive armi  11261 •  Le
            ultime comunicazioni ufficiali dell'Intendente di Teramo ai
            Comuni sono del marzo 1815, prima che i Borboni tornassero
            sul trono di Napoli  11 271 •  Sempre nel 1815 è Sindaco di Casti-




            Città Sant'Angelo. Si può ulteriormente ricordare il supplizio riserva-
            to al canonico Marulli di Penne al quale, dopo essere stato fucilato,
            venne recisa la testa, esposta poi in pubblico, anche alla presenza dei
            genitori. Cfr. N.  Castagna, op. cit. , pagg.  113 e segg.
               (126) Cfr.  A.S.C.,  Corrispondenza varia 1814, cit.. Sono due circo-
            lari del  16 novembre e  14 dicembre 1814, rimesse al Comune dall'In-
            tendente di Teramo. Nel luglio 1814 furono a Castiglione ben 109 mi-
            litari dell'8° Reggimento di Linea. Nello stesso mese transitarono altri
            51  militari dello stesso Reggimento e 4  disertori del 4° Reggimento
            Leggero. A costoro il Sindaco, Giovanni Santospago, in qualità di
            Commissario di guerra nel Comune, prestò assistenza e rifornimenti
            in viveri.  Da una documentazione senza data, costituita da un pro-
            cesso verbale ove si parla di 'soldati fuggitivi e disertori dello sbandato
            Esercito Napoleonico', per cui sembra che lo scritto sia del 1815, de-
            sumiamo che innanzi al Sindaco di Castiglione si presentarono 20
            soldati castiglionesi, che promisero 'di restare quieti nelle loro fami-
            glie, senza dar motivo di delitto alcuno che possa turbare l'ordine pub-
            blico'. I soldati in questione sono:  Bernardo Martino, Martino De
            Martinis, Vincenzo Di Mattia, Carmine Di Giandomenico, Antonio
            Chiola, Domenico D'Alanno, Sabatino Giuliani, Saverio Trotta, Pal-
            mantonio Buccilli, Giustino Pianezza, Filippo Schiera, Giuseppe Var-
            rasso, Domenico Trubiano, Pasquale Di Giacomo, Palmantonio Epi-
            fano,  Bonaventura Salvatore, Sabatina Gelsumini, Arcangelo De An-
            gelis,  Carlantonio Ventura e Luigi Pica. Si veda, altresì, R.  Pitucci,
            Città Sant'Angelo e il moto carbonaro del 1814, Pescara 1961.
               (127) Cfr. Atti dell'Intendenza di Teramo n.  4 del 10 marzo 1815, in
            Giornale dell'Intendenza 1815.
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