Page 94 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                legati a quelli di sempre più frequenti diserzioni. Le  qua'li, a
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                quanto pare, furono favorite e da rinnovata certa avversione
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                alla coscrizione obbligatoria e dalla temporanea assenza del-
                l'armata dal regno  11151 •                            I
                   Ma torniamo, per ora, a descrivere l'attività amministrativa
                ed istituzionale del nostro Comune. Una preziosa documenta-
                zione del 1816 ci permette di seguire in dettaglio l'andamento
                                                                         1
                gestionale dei beni comunali e delle loro rendite, nonché le for-
                me giuridiche e contrattuali seguite in detta e per detta gestio-
                ne,  essendo Sindaco del Paese il notaio Giovannandrea de
                Màrtinis  11161 •
                   Ben 87 cittadini versavano nelle casse comunali i canoni
                enfiteutici per i terreni posseduti patrimonialmente dal Comu-
                ne e,  appunto, concessi mediante il sistema della subasta, in
                affitto; canoni che fruttarono la somma di circa 80 ducati. Fit-
                tavoli del Comune erano persone di diversa condizione sociale,
                come Domenico de Mattheis,  Filippo De Sanctis, Vincenzo
                Trotta, gli eredi di Donato Forniti:  tutti medi proprietari del
                Paese, unitamente agli altri, contadini e braccianti, di cui avre-
                mo modo di parlare meglio in seguito. Dal Libro di esazione di
                canoni de terreni ripartiti a Cittadini nell'ultima divisione dema-




                   (115) Cfr.  circolare dell'Intendente di Teramo del 9  luglio  1814,
                con annesso decreto reale del 3  luglio  1814, in Atti dell'Intendenza di
                Teramo n.  11  del 15 luglio 1814, raccolti in Giornale dell'Intendenza
                1814, pagg. 9-12. "Molti individui - scrive nuovamente l'Intendente in
                data 15 luglio 1814 - che abbandonarono le bandiere allorché le Divi-
                sioni attive dell'Armata erano fuori Regno,  restano tranquillamente
                nelle loro case, perché non avendo i Capi dé Corpi potuto farne perve-
                nire le filiazioni alla Gendarmeria, questa non ha potuto perseguitarli
                per mancanza di notizie". Cfr. Atti dell'Intendenza di Teramo, cit.,  pag.
                14. Si veda, altresì. la circolare del 5  agosto 1814, relativa all'arresto
                dei disertori.
                   (116) Cfr. A.S.C.  anno  1816: Parte prima del volume di cautele di
                carte scritte n. 68.
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