Page 357 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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dente, ch'è cosa diversa dal pastorale dei Vescovi; quindi poteva a
seconda del cerimoniale di cui sopra, benedire gli abiti della giovane
Frati e farne la regolare vestizione. Tanto più che il privilegio agli
abati dell'Ordine di S. Benedetto di portare la mitra, il bacolo, la
dalmatia ed i sandali, e di esercitare nell'interno delle loro chiese
certe funzioni vescovili, compresa quella di che si tratta, e persino di
amministrare in certi casi il sacramento della Confermazione, venne
loro accordato sin dai tempi di Leone IX, allorché, ritornato dal suo
pellegrinaggio dal monte Gargano, passò per monte Cassino (vedasi
l'Ostiense, cap. 82).
Da ultimo il P. Aureliano non fece nascere la speranza di un qua-
lunque avvenimento chimerico, neppure in altri, poiché di questo
non si raccolse prova alcuna, sia dal processo scritto sia dall'orale
dibattimento. Che se si volesse mai alludere alla speranza che aveva
potuto far sorgere fra i cittadini di Solmona, d'istituire scuole, asili
d'infanzia, assistenza agl'infermi poveri ed altre congeneri istituzioni
di beneficenza, (. .. ) si presenta per riflessione che cotali istituzioni,
essendo tutte in potentia di ciascuno che ne abbia i mezzi, non è
quindi il caso di parlare d'avvenimento chimerico, che altro non può
essere che quello al cui successo non vale qualsivoglia volontà o
potenza dell'uomo e che per comune consenso è definito: una inten-
zione fantastica d'impossibile avveramento.
Considera nella quarta = che niun indizio si è raccolto, sia dalle
tavole processuali, sia dalla orale discussione che P. Aureliano siasi
fatto consegnare e rilasciare dai cittadini di Solmona denari, fondi,
mobili ed altro ed abbia per tal modo carpito a taluno de detti citta-
dini la totalità o parte dei beni. Infatti niuna querela è sorta a questo
riguardo ed anzi coloro i quali ebbero a somministrare a lui od alle
sue monac;he alloggio, generi ed altro, vennero tutti concordi a de-
porre di esserne o da lui stesso, o dalle dette monache stati soddisfatti.
E persino il fatto (che però nulla avrebbe posto in essere) di avere
P. Aureliano ricevuto i: 200 da un tal Nunzio Fabritii, per la celebra-
zione di sole due messe, restò smentito dal deposto dello stesso Fa-
britii e dall'altro di quel Gualtieri Salvatore, il quale, avendo propa-
gata una tal cosa, venne poi a correggersi al pubblico dibattimento
col dichiarare, come al solito, di avere ciò inteso a dire da altri, ma.di
non ricordare da chi; ed averlo poi egli stesso ripetuto ad altri. Ben
vero che sarebbe risultato che la madre della giovane Frati avrebbe
fatta promessa di un assegno alla figliuola, se si fosse aggregata
all'Ordine Celestino, ma, oltrecché tale promessa sarebbe stata fatta