Page 342 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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dei mobili, tra quali mettono le tonachette spezzate ed un abito in
pezza, che finalment~ a via di lacrime e di genuflessioni si restitui-
scono. Ecco. la visita domiciliare colla precisa corrispondenza con
Roma, fucili e munizioni, ecco i disprezzi, ecc. Nel frattempo i Reli-
giosi versavano un fiume di lacrime, la gente accorreva a folla senza
poter entrare, i Carabinieri vigilanti custodivano i Religiosi, come i
Farisei Gesù Cristo. I trionfanti Sindaci de Matteis e Calore assiste-
vano all'ostracismo con massima loro soddisfazione. Firmate le car-
te di verbale, sotto aspetto di libri vecchi, che sarebbero stati del
Convento, visitano rigorosamente le casse del P. Cristoforo, leggendo
scritti, per trovare pretesto a legarlo. Riuscita vana questa visita ed
uscito di camera e preso consiglio da de Matteis e Calore, rientrati in
camera, fanno la visita personale al P. Cristoforo, a cui non trovando
nulla che poteva soddisfare l'iniquo desiderio dei più volte nominati
de Matteis e Calore, si applicano finalmente a fare uscire i Religiosi
dal Convento, digiuni assolutamente per l'infrangente, tra i quali il
vecchio laico Fra Carmine di Pratola infermo, che piangendo, diceva:
lasciatemi, non posso più e gli scherri gridavano: fuori, fuori. E final-
mente usciti i Religiosi, si videro circondati da immenso popolo ac-
corso da Castiglione e dalla Torre ed oh! che desolazione. Chi chia-
mava, chi gridava vendetta, chi piangeva, chi s'affollava per baciare
la 'mano; ed i Religiosi con fiume di lacrime e capo chino per non
accrescere dolore a dolore, passavano tra la gente accompagnati da
Carabinieri oltre il confine di Castiglione, come rei condannati al
patibolo. Passato il ponte, il P. Cristoforo cerca il cavallo per traspor-
tare il vecchio laico malato e non lo trova, perciò è costretto a tornare
indietro solo, ad onta del divieto, raggiunge frettoloso il Capitano,
richiedendo il cavallo rubato, prese le indagini e spediti i Carabinie-
ri, fu rinvenuto entro una stalla della Torre, fattovi trafugare da Sil-
1 vestro De Angelis cancelliere di Torre. Così, preso il cavallo e rila-
sciata ricevuta del medesimo, il P. Cristoforo raggiunge i suoi Con-
fratelli e con essi ad un'ora di notte giungeva alla taverna detta Scac-
. chiafichi, sotto Tocco, ove dopo il S. Rosario, fu inutilmente prepara-
ta la refezione. La mattina seguente, nell'uscire dalla taverna, i Reli-
giosi si videro circondati dai Castiglionesi e Torresi, che erano venuti
di notte per baciare la mano ai Sacerdoti. E qui nuovo pianto, nuove
amarezze e finalmente a mezzo giorno giunsero in Raiano la Vigilia
del S. Natale, come piacque a Gesù Bambino ed il 26 il P. Cristoforo
partiva per Balsorano, ove si trattenne sino alla soppressione gene-
rale awenuta ai 31 dicembre 1866.