Page 338 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
P. 338

336

               Casauria certifica come sopra  1361  .

                                 MEMORIA AI  POSTERI  1371
                  Il Sindaco Giambattista Calore e Giuseppe Cappelleti di Torre de
               Passeri, venuto il  nuovo Governo di  Vittorio Emanuele, si danno a
               corpo morto in braccio ai Piemontesi e spiegano fiera  persecuzione
               contro i Religiosi  di S.  Clemente,  solo perché dipendenti da Casti-
               glione, nel cui tenimento è sito il  Convento. Incominciano a  fare  ri-
               corsi  per espellere  i  Religiosi  nella  circostanza fatale  in  cui,  sotto
               pretesto di briganti e di ma!}utengoli si fucilavano per genio i poveri
               agricoltori, come in Pescosansonesco 111  una mattina ne fucilar(ono)
               tre, in Penne sette ed il  P.  Gaetano di Abateggio preso sul Morrone.
               reduce  da Sulmona  e  senza discolpa,  cacciato  fuori  S.  Valentino.
               cadde vittima di fucilate  1381 •  Il Calore e Cappelletti. non avendo potu-




                   (36)  Sembra essere  questa  del  1864 la  data  della  prima  compilazione
                della Cronaca. Non si può trascurare una lunga relazione. non utilizzata dal
                P.  Cristoforo, del Vescovo di Penne-Atri al Ministro del Culto dell' 8 dicembre
                1862.  In  essa il  Vescovo  fa  esplicito  richiamo al  decreto  17  febbraio  1861
                (cit. nella suddetta nota n. 30) sull'abolizione degli Ordini monastici di ambo
                i sessi; decreto che rendeva ·precaria" già da quel momento la permanenza
                dei  Religiosi  in  San Clemente a  Casauria.  Cfr .. con precisi riferimenti alla
                legislazione in materia ecclesiastica del tempo B.  Pellegrino. Chiesa e rivolu-
                zione unitaria nel Mezzogiorno ecc ..  cit ..  pp.  67-91.  Il  decreto  17 febbraio
                1861, n. 251 lo leggiamo in Collezione delle Leggi e dé decreti emanati duran-
                te  il periodo della Luogotenenza  nelle Provincie  napoletane.  Anno  1861 .  n.
                24.  pp. 726-737.
                   (37)  Questa parte delle  ·memorie" del  P.  Cristoforo risulta chiaramente
                composta dopo l'epilogo dell'espulsione dei Religiosi da San Clemente. avve-
                nuta il  23 dicembre  1865.
                   (38) Alle fucilazioni eseguite in Pescosansonesco allude una lettera, scritta
                da Roma dopo il  1861. da tale Giusepe Gonfalone di Pescosansonesco al Re
                Francesco Il,  dimorante - come  noto  - in  Roma stessa.  La  missiva non  è
                datata ed è verosimilmente la copia di quella che con  tutta probabilità fu
                effettivamente spedita. 'L'oratore da sei anni trovasi emigrato in questa Domi-
                nante (Città n.d.s.) - scrive il  Confalone - di unito allajamiglia. composta di
                moglie e  quattro tenerifigli, per aver liberato dallafucilazione nel  1861  tre
                individovi (sic!),jedeli sudditi di V.M.  ( ... ) ed altri sei compagni dé detti già
               fucilati in pubblica piazza per l"istessa causa e.  saputo ciò.  quella (Guardia
                n.d.s.) Nazionale emanò l'istesso ordine contro il supplicante e così il misere-
   333   334   335   336   337   338   339   340   341   342   343