Page 345 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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DOCUMENTO N. 3
CESSIONE DI DIRITTI EREDITARI CON ATTO DEL NOTAR CAMILLO DI CICCIO DI POPOLI
DEL 16 SETTEMBRE 1867, IN POPOLI: FRANCESCO DE SANCTIS DEL FU FERDINAN-
DO CEDE I SUOI DIRITTI EREDITARI ALLE SORELLE MARIA NICOLA E FLORINDA DE
SANCTIS, CON RINNOVAZIONE DEL CREDITO CHE FRANCESCO DE SANCTIS FA Al SI-
GNORI DOMENICO ED ACHILLE D'ALBORE DI CASAPULLA. IN ARCHIVIO NOTARILE
DISTRETTUALE DI SULMONA.
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Vittorio Emanuele Secondo. Per Grazia di Dio e per volontà della
Nazione Re di Italia. Oggi sedici settembre milleottocento sessanta-
sette, in Popoli. Innanzi a noi Camillo di Ciccio del fu Bonifacio Nota-
ro in Popoli e dei sottoscritti testimoni cogniti e rivestiti delle qualità
legali, sono comparsi: da una parte i fratelli Signori Domenico ed
Achille d'Albore; dall'altra Francesco De Sanctis e dall'altra le sorelle
Maria Nicola e Florina De Sanctis. Dette parti sono da noi Notaro e
testimoni ben conosciuti. I comparsi signori fratelli d'Albore ci han-
no dichiarato che onde spingere e facilitare la esazione di un loro
credito contro l'altro comparso Francesco De Sanctis nascente dalla
sentenza emessa dalla Pretura di Popoli il dì cinque settembre mille
ottocentosessantacinque a cui si abbia integrale rapporto, non solo
hanno ridotto detto loro credito a sole lire quattrocentoottantotto e
centesimi settantaquattro, ma benanche hanno rinunciato a tutti
gl'interessi nascenti dal medesimo credito, e son venuti alla seguen-
te stipula. Esso Francesco con questo atto cede e vende alle altre
comparse Maria Nicola e Florinda accettanti ed in buona fede acqui-
renti tutti i dritti, azioni e ragioni senza alcuna riserva o eccezione
che a lui si appartengono sulla eredità del fu suo padre Ferdinando,
rimanendo fin da questo momento le cessionarie surrogate nel luogo
P posto del cedente. Il prezzo della presente cessione e vendita è di
lire ducento trentatre e centesimi settantaquattro. Tale somma è
Archip(resbite}r Ventura. Cfr. ASPSMA, Liber mortuorum (1869-1872), f. 21
recto. Quanto detto ci permette, infine, di ritenere che il lavoro memorialisti-
co del P. Cristoforo da Gallinaro, seguendo questi ultimi avvenimenti, è da-
tabile a dopo l'anno 1870, venendo egli a morire in L'Aquila, nel Convento di
San Giuliano, il 5 novembre 1893, essendo Provinciale dei Riformati abruz-
zesi.