Page 340 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                Passeri, tutti, meno il Maggiore, nella lusinga di far carcerare il Guar-
                diano. Il Signor Maggiore pienamente persuaso dalle pronte risposte
                del P. Cristoforo della falsità del rapporto.  Iddio che protegge e con-
                sola fece capitare quell'ottimo Maggiore, che penetrato dell'intrigio di
                quei due uomini perduti, si fece  a  confortare il  P. Cristoforo con le
                più affabili maniere e con lusinghiere espressioni, promettendo ogni
                protezione in caso di bisogno. Così i due predetti uomini non ebbero
                il piacere di vedere in arresto neppure il Guardiano. Per lo che questi
                due birbanti, uniti al Capitano residente in Torre de Passeri, corrup-
                pero, o erano già corrotti, il Capitano e l'Architetto venuti da Penne,
                i quali in Penne stessa presentano al Maggiore il  redatto rapporto,
                scritto sotto la dettatura di Lucifero,  ma il  buon Maggiore,  anziché
                firmarlo, io legge, s'inquieta, io strappa ed ordina di redigere la verità
                dei fatto e rimasero distrutte le inique insinuazioni. Ma i due corifei
                di Torre non deponevano il male( ... ) pensiero, ed attendevano qual-
                che circostanza per sfogare la loro rabbia.  Difatti,  per disgrazia dei
                Religiosi, Nicola Trotta rinunzia il Sindacato di Castiglione ed appe-
                na risaputasi questa notizia, il troppo conosciuto per fatti Raffaele
                de Matteis corre in Torre de Passeri ad abboccarsi con Calore e Cap-
                pelletti,  i quali tanto s'affaticarono che la carica di Sindaco, contro
                ogni aspettazione, ricadde nel nominato de Matteis, ad onta che fos-
                se abbastanza conosciuto per malignità,  ipocrisia e  nota d'infamia
                riportata per sentenza del Tribunale. Appena preso possesso il  de
                Matteis, il P.  Cristoforo non mancava praticare con lui gli atti conve-
                nevoli, pregandolo a sostenere il  Convento, come il suo antecessore
                e sebbene promettesse mari e monti, pure la sfiducia del P.  Cristofo-
                ro gli faceva impegnare (sic!)  per la moglie e le figlie.  Non trascurò
                neppure raccomandare ai Consiglieri l'assistenza al nuovo Sindaco
                e questi amici se la ridevano, dicendo che uno solo nulla potrà fare.
                Ma non passò un mese ed i presagimenti dei P. Cristoforo incomin-
                ciarono ad avverarsi. Ecco il de Matteis strettamente legato in perfi-
                do Sinedrio col Calore e Cappelletti e sotto pretesto della salute dei
                soldati staccati in Torre, ottengono di trasportare il  Distaccamento
                nel convento, tacendo maliziosamente che il locale è di Castiglione; e
                l'ottennero mentre il P.  Cristoforo era in Penne, per commissione del
                Provinciale.
                   Appena odorato il fatto dai Religiosi di S. Clemente, spediscono al
                Padre  Cristoforo  e  questi,  giovato  dai  P.  Innocenzo  di  Collarmele
                Definitore e dal Guardiano P.  Costantino da Caporciano, ottenne il
                richiamo dei Distaccamento in Torre de Passeri, perché i soldati era-
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