Page 344 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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giosi fu un vero Angelo consolatore spedito da Dio, il quale sotto la
divisa di Capitano ebbe l'ingresso nel Convento, essendo vietato a
tutti e prese la consegna di tutte le cose del Convento, che dovevano
esitarsi a favore dei Religiosi. L'ottimo D. Eugenio Faiella non poten-
do entrare, si servì di questo suo genero per tutto ciò che poteva
occorrere ai Religiosi. Il ladro de Matteis non avendo potuto avere le
chiavi dal P. Cristoforo, che troppo lo conosceva, la notte seguente
ali' uscita dei Religiosi, con violenza alla porta, con false chiavi e
grimaldello, si rubò quello che voleva, sino a cambiare i rami nuovi
con i vecchi ed( ... ) anche al pane, ecc. Il reclamo del consegnatario
poi fu corroborato con l'esposto del P. Cristoforo al Prefetto di Tera-
mo, al Procuratore del Re ed al Direttore della Cassa Ecclesiastica in
Napoli. Non stimò conveniente firmare la petizione del suo compare
Venanzio, togliendo a pretesto che vi occorreva il permesso del P.
Provinciale, come difatti si negò, e ciò per quieto vivere almeno in
casa propria e non essere costretto a ripassare così presto per quella
contrada a riaprirsi le piaghe ancora vive e troppo dolorose. Ma il de
Matteis pagò assai caro il suo operato. Dopo non molto D. Eugenio
Faiella, divotissimo dei figli di S. Francesco, descrivendo il tutto, che
ricopriva quella contrada di S. Clemente, usciti i Religiosi, diceva che
quell'amena e deliziosa passeggiata, serotina specialmente, era ri-
masta abbandonata, siccome luogo di troppo affiggente ricordanza e
che il persecutore Sindaco de Matteis, colpito da insulto apoplettico,
è rimasto vittima estinta senza alcuno conforto di Religione e sepol-
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to nel Convento. Ecco la pessima fine del famoso de Matteis ' •
(41) Parve ciò al buon P. Cristoforo la nemesi divina. Almeno così sembra
di capire dalle sue parole. Tuttavia Raffaele de Matteis, morto il 19 novem-
bre 1870. godette dei conforti religiosi e venne sepolto in San Clemente a
Casauria per il semplice motivo che quel luogo, posseduto dal Comune di
Castiglione a Casauria, veniva utilizzato come cimitero. Ecco il registro
della morte e sepoltura del de Matteis: 'AD. 1870 millesimo octingestesimo
quinquagesimo (sic!}, die vero decimanona mensis Novembris. hora decima
prima Italiae. Mag(gnificu)s Raphael q(uonda)m Eustachii de Mattheis et
q(uonda)m Pacificae Santospago. coniux Mag(nific)ae Palmae Giantomaso
huyus Terme Castellionis ad Casauriam. aetatis suae annorum sexagintaquin-
que circiter s(acr)i olei untione munitus, obiit domi suae ejusque corpus sepul- ·
tum est in Ecclesia S(canct)i Clementis d(ict)ae Terme. Infidem. etc. Seraphim