Page 288 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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migliorare lo stato di questa famosa soppressa e spoliata Badia, olim
dei PP. Benedettini di Cassino 131 , l'offriva ai PP. Riformati della no-
stra Provincia, il cui Monastero in quell'epoca doveva essere almeno
. in mediocre stato, ma i PP. Riformati, non so per quale giusta ragio-
ne, non accettarono l'offerta. Tale notizia si legge in un quaderno
esistente nell'Archivio della Provincia, legato. E perché i detti nostri
Padri di quel tempo non abitarono il Convento, l'offerta del papa
restava dimenticata per 117 anni, cioè sino al 1841, epoca in cui
piaceva alla Divina Provvidenza servirsi dell'opera del Reverendo Padre
Epifanio Zuchero di Paganica, Lettore di Sacra Teologia e predicato-
re di non mediocre fama, per ridestare l'assonnata idea della restau-
razione del Monastero, ai fini di renderlo capace di una Religiosa
Famiglia. Imperciocché il prelodato Padre Epifanio, nel 1841, essen-
do stato chiamato ad annunziare la Divina parola nella Chiesa par-
rocchiale di Torre de Passeri, paese limitrofo a Castiglione ed assai
più vicino a San Clemente, egli predicando, faceva sì nobile incontro
presso i Torresi non solo, ma puranche negli altri paesi adiacenti ed
appartenenti olim alla Badia, che i Signori Sindaci rispettivi, uniti in
santo scopo con Parrochi, facevano le più vive istanze al medesimo
Padre, affinché si benignasse promuovere in qualche maniera la re-
staurazione del caduto Monastero ed abitarlo coi suoi Confratelli 141 •
Il Padre Epifanio, tutto acceso di zelo per la casa di Dio e conosciuto
(3) L'Autore dipende dalle note storiche di Mons. D'Alfonso (cfr. più avanti
nel testo). La comunità monastica benedettina di Casauria mai dipese dalla
consorella fondazione cassinese. Essa fu, fin dal suo sorgere, autonoma. Il
primo abate casauriense. istituito da Ludovico II nella seconda metà del IX
secolo. fu Romano. proveniente dal monastero di San Mauro nel territorio
amiternino; fondazione, quest'ultima, che venne assorbita dal monastero di
Casauria durante lo stesso governo dell'abate Romano. Cfr. A.A. Varrasso.
L'Abbazia di San Clemente a Casauria, Carsa Ed., Pescara 1997 ( limitata-
mente alla parte storica ). Nel 1728 entrarono in San, Clemente, anche se
non vi aprirono un convento, i Celestini di Sulmona. Vedasi la successiva
nota n. 19.
(4) L'originale istanza dei Sindaci e dei Parroci è datata 14 marzo 1841.
Della circostanza trattiamo nel cap. I del voi. II. Insieme ad altri documenti,
utilizzati e non dal P. Cristoforo da Gallinaro per la sua opera, è allegata in
fascicolo a parte, conservato pure nell'Archivio Provinciale dei Frati Minori
nel Convento di San Bernardino de L'Aquila.