Page 221 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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             lo stato dell'agricoltura per gli anni 1877-1885, che già abbia-
             mo avuto modo di citare.
                A Stefano Jacini (1827-1891), liberale cattolico lombardo, al
             quale, dopo il 1861, fece capo una tendenza nettamente con-
             servatrice della Destra parlamentare, si deve l'inchiesta sul-
             l'agricoltura italiana, colpita da una profonda crisi per effetto
             del grano americano. Del Circondario di Penne, in cui ricadeva
             pure Castiglione a Casauria, trattarono tre relazioni di Nicola
             Prosperi, del 1879, il quale esaminò pure la situazione di Lan-
             ciano; di Giovanni Cazulli-Casabianca della Scuola agraria di
             Alanno, del settembre 1879 e di Vincenzo Barbieri  1295 l.
                La descrizione  del Prosperi, che rilevava la bontà e l'elevata
             qualità del moscatello di Castiglione, non riusciva più positiva
             a presentare le condizioni e lo stato delle attività agricole,  che
             versavano in gravi difficoltà. Parlando del credito agrario, per
             esempio, l'Autore sottolineava l'assoluta mancanza di forma-
             zione nel mondo agricolo: " Il nostro contadino si dissangua, si
             logora tutto per la fatica, ma questa non lo compensa, perché gli
             manca l'intelligenza, ( .... ), gli manca l'arte; egli è guidato da un
             empirismo". E ancora, "l'agricoltore nei suoi bisogni deve farri-
             corso al credito privato da cui è smunto in mille guise, pagando
             sul capitale al minimo l'interesse del 12 per cento". Così il Monte
             frumentario, istituito allo scopo di fornire agli agricolt01i poveri
             le sementi, che essi avrebbero rese all'interesse di 'una coppa
             a  salma', risultava una istituzione praticamente fallita,  non
             solo per gli abusi e le corruzioni, che non mancavano, ma in
             genere per cattiva amministrazione. Stessa cosa per il Monte
             pecuniario, che si formava "applicandovisi per capitale il prezzo
             di vendita delle quantità di grano esuberanti del Montejrumen-





                (295) Le prime due pubblicate in L 'Abruzzo e il Molise nell'inchie-
             sta agraria Jacini, ecc. op. cit. , pp. 405-4 72 e 4 73-516. Nello stesso
              volume si veda la 'Nota storico-archivistica di Giovanni Paoloni del-
              l'Archivio Centrale dello Stato.
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