Page 226 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                 lo legava una stretta amicizia. Sicuramente abbandonata du-
                 rante tutti gli anni Novanta fu la chiesa della Madonna della
                 Croce, tanto che - ancora nel 1909 - si richiedeva un sacerdote





                 - scrive il Sindaco - in vista dello stato deplorevole in cui andava in -
                 contro il convento di San Clemente, credette di bene mettervi un custo-
                 de. E poichè l'annesso tempio è di proprietà dello Stato sì, ma è parte
                 integrante del convento stesso, anzi vi è l'obbligo espresso della cele-
                 brazione della Messa in tutte le domeniche ed altre festività. così si cre-
                 dè di bene nominare un custode sacerdote, permettendo nel contempo
                 che questo sacerdote potesse associar seco due laici.  La nomina del
                 sacerdote custode cadde nella persona del P.  Timoteo da Brittoli,  il
                 quale si prescelse a compagno frat'Antonio.  e dopo qualche tempo si
                 prese il secondo certo fra" Carlo.  Quest'ultimo, con tutti i suoi gentili
                 modi, cadde in qualche lordura che lo dannò all'ostracismo e ch'ei san-
                 tamente si prese senzajiatare. Per tal modo rimaneva soltanto il sa-
                 cerdote confrat'Antonio di cui vi dirò brevemente le gloriose gesta. Vi-
                 vendo costui con P.  Timoteo nel nostro convento, nonfaceva altro che
                 cucinare, questuare e tener pulita la Chiesa. Per qualche tempo le cose
                 sono andate benino, ma ultimamente si scoprirono alcunifatti riprove-
                 voli, in quanto che molte persone avevano mandate a P.  Timoteo delle
                 Messe efrat'Antonio, intascatosi il denaro poco si curò di partecipare
                 l'obbligo al Padre e di consegnargli la moneta. Domandato, poi, il sa-
                 cerdote se avesse celebrate le mandate Messe per mezzo difrat'Anto-
                 nio rispose con parole ingiuriose. E questo lo ha fatto più volte. Inoltre
                 la questua la teneva ben chiusa nella sua stanza e poco metteva nel
                fondaco comune. Fra /'altre cose si noti che P.  Timoteo comprava il vino
                 efrat'Antonio teneva un suo grosso fiasco di buon vino nella sua cella,
                 dove si rinvennero ceci. altri generi e persino la carne di maiale putre-
                fatta. Ma lasciamo questo. P.  Timoteo che volle ( ... ) qualche lagnanza,
                fu dafrat'Antonio  minacciato armata mano: scena che parecchie volte
                 si è ripetuta ed una volta P. Timoteo fu costretto afuggire qui in Casti-
                 glione. Dietro questo fatto credettesi espellerefrat'Antonio il quale
                 avendo in certa guisa fatta resistenza, credetti per mia cautela richie-
                 dere l'arma dei R. Carabinieri. Allora si pervenne ad una perquisizione
                 e si trovarono afrat'Antonio due grossi coltelli a molla ed un punteruo-
                 lo specie difwretto. più oltre lire duecento. Per la retenzione dell'arma
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