Page 192 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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sempre verso Roma, oramai annessa all'Italia 12591 • Ma nel 1871
cominciano a notarsi i primi spostamenti verso le Americhe,
laddove ad emigrare erano quasi esclusivamente braccianti e
contadini. Le diverse fasi - 1876, 1881, 1883 - del processo
migratorio verso l'estero ci vengono distintamente presentate
e descritte dal Colapietra, il quale ha modo di rilevare pure il
flusso migratorio abruzzese verso la Grecia, la Serbia e la Bul-
garia per i lavori ferroviari di sterro e costruzione.
Così, esauritasi questa ondata, per la prima volta l'emigra-
zione abruzzese si indirizza verso il Brasile, Stati Uniti d'Ame-
rica, Argentina, provenendo gli emigrati dalla provincia di Aqui-
la, dove superarono in numero nettamente i colleghi emigrati
in Europa. Così, al contrario del Chietino, dove l'emigrazione
americana era fenomeno più antico, nell'Aquilano diventa su-
bito prevalente. Nel 1901 - nota ancora il Cola pietra - allorché
l'emigrazione abruzzese rappresenta il 4, 15% della popolazio-
ne, cioè la prima d'Italia, si ha appunto il quasi fulmineo spo-
polamento della provincia di Teramo, passata in un solo anno
da 454 a 16.642 emigrati. Nella sua ricerca il nostro egregio
Autore individua le località più importanti, segnate dal flusso
migratorio abruzzese: il Delaware, la Carolina, il Massachus-
sets, il Rode Island, la città di Filadelfia dove il 25% dei novan-
tamila italiani è abruzzese, Pittsburg, Kelayres, Newcastel.
Ma anche l'Europa centrale ed occidentale risulta essere
meta, in questi anni, degli emigrati italiani ed abruzzesi. La
Sassonia, la Baviera, la Westfalia, la Saar, il Lussemburgo rap-
presentano mete per lavori stagionali, per guadagnare il viag-
gio verso le Americhe.
In Castiglione possiamo cogliere un'altra particolarità del
fenomeno migratorio, che lascia intravedere un interesse mar-
(259) Cfr. R. Colapietra, Problemi politici e sociali dell'Abruzzo a
fine Ottocento (II), cit. , pgg. 65 e segg.; D. De Nardis, L'emigrazione
abruzzese tra Ottocento e Novecento, A. Polla Ed. 1994.