Page 143 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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vulgò in Castiglione la notizia dell'uccisione del Di Giandome-
nico, egli partì prestissimo per Pentima "e colà seppi l'omicidio
di che trattasi". Dichiarò pure di conoscere la persona uccisa,
di cui anch'egli s'era servito come corriere 11921 • L'istruzione pro-
cessuale, come detto, non dette luogo ad alcun atto d'accusa.
Il pubblico ministero, giudice De Sanctis, da Teramo, il giorno
11 settembre 1861, ordinò che si conservassero gli atti in
archivio sino a nuovi lumi. Balza, pertanto, agli occhi una data
inerzia del potere giudiziario, a cui faceva riscontro un clima
di netta chiusura a collaborare da parte dei Castiglionesi, che
passivamente - sembrerebbe - subivano la violenza di un as-
setto politico cittadino, fatto ancora di arroganza e di prevari-
cazione, che, in luogo di scuotere le coscienze, tornava ana-
cronisticamente ad opprimerle ed inebetirle, a renderle schia-
ve di un potere che non voleva e che non doveva cambiare,
anche sotto i nuovi vessilli tricolore.
Contrappunto emblematico ai fatti del settembre 1860, pro-
prio all'interno di una vicenda collettiva, politica, umana e so-
ciale che viveva forti e striscianti contraddizioni, in Castiglione
alla Pescara fu l'episodio di aperta ripulsa dell'ordine politico
recentemente costituitosi, awenuto il 28 ottobre 1860; episo-
dio che, nella sua apparente 'marginalità', ci offre uno spacca-
to di grande significato della vita del paese e della mentalità
cittadina durante l'avvio del processo affermativo della rivolu-
zione nazionale in questa parte d'Abruzzo. Alle ore due della
notte del 28 ottobre il giudice del Circondario di Torre de Pas-
seri veniva informato che in Castiglione, alle ore 22,00 del gior-
no precedente, alcuni torresi avevano notato un uomo di circa
vent'anni, che teneva una coccarda rossa al cappello.
(192) Cfr. AST, Gran Corte Criminale, cit., passim. Tutti i testi-
moni provenienti da Castiglione, chiamati a deporre nell'istruzione
processuale, ignorarono decisamente questi aspetti più controversi
della figura di Sabatina Di Giandomenico.