Page 139 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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          domenica venne additato, fra gli altri elementi, in una docu-
          mentazione anonima, che attribuiva la mancata persecuzione
          dei  responsabili,  o  dell'autore  del  misfatto,  al  torbido  clima
          politico  castiglionese,  in cui operavano particolarmente i si-
          gnori De Petris ed altri 'galantuomini', borbonici da sempre ed
          ora, nel novello stato di cose, assurti da subito, già con il rista-
          bilimento dell'ordine costituzionale del giugno 1860, ai ranghi
          dirigenti  dell'amministrazione  locale  e  della  stessa  Guardia
          Nazionale;  circostanze,  queste,  che  si riflessero  anche  nella
          continenza del brigantaggio regionale e locale, che non tardò a
          manifestarsi. Sindaco di Castiglione, infatti, nel trapasso dal
          regime borbonico a quello dei Savoia è Lorenzo de Petris-Frag-
          gianni  11 881 • Dai verbali di interrogatorio di diversi testimoni chia-
          mati a deporre sull'uccisione del Di Giandomenico emergono,
          sia  pur timidamente,  particolari  sui  rapporti  della  persona
          uccisa con i maggiorenti del paese, risalenti addirittura al 1848-
           1849, nonché sulle non nascoste simpatie e relazioni di amici-
          zia del Di Giandomenico con esponenti del movimento liberale
          quali i De Cesaris di Penne. Risulta chiaramente, tuttavia, dalle
          varie testimonianze che Sabatina Di Giandomenico era inviso
          ai 'galantuomini' castiglionesi.
             Il giorno 30 marzo 1861 rese la sua testimonanza al giudice
           del Circondario di Torre de  Passeri,  Isidoro  Cocci,  Giuseppe
           Cappelletti del fu Pasquale, di anni 60, proprietario domicilia-
          to in Torre de Passeri.Questi dichiarò nel modo seguente: "Da
           molto tempo addietro io conosco personalmente ilfu Sabatina Di
          Giandomenico di Castiglione alla Pescara e siccome egli eserci-
           tava il mestiere di corriere,  così spesso io  me ne servivo,  spe-
          dendolo ora a Teramo, ora in Aquila, ora in Chieti ed altrove per
           miei q[fari. Molto prima del 1848 io gestivo gli affari di D. Dome-



             (188) Cfr.  lettera 27 novembre 1860 del giudice regio di Torre de
           Passeri al Sindaco di Castiglione a Casauria, per la citazione di alcu-
           ni  testimoni  da  interrogarsi,  in AST,  Gran Corte  Criminale,  busta
           945, cit. , passim.
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