Page 135 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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Gli eventi del trascorso mese di giugno avevano, forse, creata
qualche eccitazione nel paese, a descrivere la quale ci difetta
un più preciso riferimento documentario. Ma è significativa la
risposta del Sindaco di Castiglione, per cogliere il reale grado
di comprensione del momento politico importante che si stava
vivendo da parte del ceto dominante, che sarebbe passato quasi
indenne e non senza un'analoga ispirazione morale ed ideale,
nella vicenda del trapasso all'Unità Nazionale.
"Le sole famiglie che qui hanno autorità - scrive il Sindaco
quasi a rassicurare l'autorità superiore -di nome e di consiglio
sono de Petris-Fraggianni, Ventura, Colella, Bianchini, Schiera
e Leonelli (ma quest'ultima, però, la passa per la maggior parte
dell'anno in Vittorito, Provincia di Aquila). Or bene, le suddette
famiglie sono tutte in una. Il solo elemento discorde è il noto
Rajfaele de Matteis, il quale calcolato con quel disprezzo che
merita, giacché, in tutto il tempo di sua vita (la quale è stata
bastantemente bersagliata per le sue pessime qualità), non
ha saputo mai rendere unfiore di tributo alla verità. Il men-
dacio e la menzogna si sono impossessati del suo cuore e
del suo labbro " 0 821 • Nonostante le concessioni costituzionali,
come è noto, gli eventi precipitarono a favore dell'impresa ga-
ribaldina ed il 6 settembre 1860, il giorno prima che Garibaldi
(182) Cfr. ASC, Corrispondenza sparsa, 1860, passim. Da alcune
note a commento delle liste elettorali amministrative di Castiglione
per il 1861, delle quali trattiamo più avanti, si evincono più partico-
lari apprezzamenti sul conto di Raffaele de Matteis, che diverrà an-
che Sindaco, nell'ottobre 1865, non senza un particolare consenso
delle autorità politiche della Provincia (cfr. più avanti nel testo). Il de
Matteis, nel 1828, avrebbe denunciato 'in affari politici' alcuni suoi
concittadini, risultati poi innocenti. Condannato per falso ad un anno
di carcere, che scontò a Napoli, ora, nel 1861 , non lo si voleva inse-
rire nella lista elettorale del Comune, malgrado ne avesse diritto in
base alla legge, il che venne decisamente vietato per disposizione
dell'Intendente di Penne dell'agosto 1861. Cfr. ASC, Nuova Legge
Amministrativa Comunale e Provinciale. Anni 1861-1862, passim.