Page 136 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                  fosse a Napoli,  Francesco II  emanò un proclama alla Nazione
                  ed  un atto  di  protesta;  atti  formali  in  cui  si  riassumono  le
                  residuali iniziative  nazionali ed internazionali  della  dinastia
                  borbonica di fronte  alla disfatta militare e  politica   11831 •  "Una
                  guerra ingiusta e contro la ragione delle genti - scrive il Sovrano
                  - ha invaso i miei Stati, nonostante che io fossi in pace con tutte
                  le Potenze Europee". E  ancora: "Io sono Napoletano,  né potrei
                  senza grave rammarico dirigere parole di addio à miei amatissi-
                  mi popoli,  à  miei compatrioti".  Il  Re,  dunque,  s'apprestava a
                  partire per preservare Napoli dallo scontro e con la dichiarata
                  fede di rivedere i suoi popoli 'concordi, forti e felici'.
                     Nell'atto di protesta il Re constata che l'impresa garibaldi-
                  na, aiutata e sorretta 'con tutte le forze di che l'Europa rivoluzio-
                  naria dispone' è sul punto di  estendere i suoi nefasti effetti
                  sulla Capitale.  Di  qui la decisione  di  muovere  con l'esercito
                  fuori  la  Città,  emettendo  però,  un solenne  atto  di  protesta,
                  partecipato a  tutte le  Corti europee 'contro tutti gli attifinora
                  consumati e gli avvenimenti che sonosi compiuti o si compiran-
                  no in avvenire'.
                     'Riserviamo  - continua il Re  - tutti i  nostri titoli e  ragioni,
                  sorgenti da sacri incontrastabili diritti di successione e dà Trat-
                  tati, e dichiariamo solennemente tutti i mentovati avvenimenti e
                  Patti nulli,  irriti,  e di niun valore,  rassegnando per quel che ci
                  riguarda  nelle  mani dell'Onnipotente Iddio  la  nostra causa e
                  quella dei nostri popoli, nellaferma coscienza di non aver avuto
                  nel breve tempo del nostro Regno un sol pensiero che non fosse
                  stato consacrato al loro bene ed alla loro felicità. Le istituzioni
                  che abbiamo loro irrevocabilmente garentite, ne sono il pegno'  11 841 •
                     Dato da Salerno nella mattina del 7 settembre 1860, lo stesso



                     (183) Cfr. Novella serie di leggi, ecc.,  cit., pp. 459-463.
                     (184)  Cfr.  G.  Coniglio,  I  Borboni di Napoli,  Dall'Oglio  Ed.  1981,
                  pp.438-461;  Francesco  II  morì  il  27  dicembre  1894 ad Arco  nella
                  Gardesana. Vedasi, altresì, H. Acton, GliultimiBorbonidiNapoli(1825-
                  1861), Firenze 1962, pp. 553-556.
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