Page 129 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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Al nuovo insediamento ecclesiastico e religioso, nel 1859 -
come dicemmo - fece da contrappunto l'apertura di un nuovo
convento in San Clemente a Casauria, che nasceva mercé l'in-
tervento dei Francescani Riformati e quello, altrettanto energi-
taria nel Mezzogiorno, ecc., cit. pp. 67-91. Di Mons. Vincenzo D'Al-
fonso, Vescovo di Penne ed Atri, tratta lungamente la Cronaca del P.
Cristoforo da Gallinaro (doc. n . 2 in Appendice al presente). Egli nac-
que a Scapoli, il 10 ottobre 1800 e morì in Atri, il 23 dicembre 1880.
Ordinato sacerdote il 27 aprile 1823, dal 1829 fu Vicario Generale
della Diocesi di Melfi e Rapolla. Nominato Vescovo da Ferdinando Il il
20 gennaio 1847, venne consacrato dal Cardinale Orioli, a Roma, il
18 aprile 1847. Fu assistente al Soglio Pontificio dal 1852. Dopo due
anni di vacanza della diocesi di Penne-Atri, successe a Mons. Ric-
ciardone. Dal 1874 ebbe come coadiutore, con diritto di successio-
ne, mons. Luigi Martucci. Cfr. R. Ritzller - P. Sefrin, Hierarchia Ca-
tholica et Recentionis aevi, 8 (Patavii 1979), pg. 446. Interessante
documentazione inedita che riguarda il governo della diocesi in ASDP,
Voto di ringraziamento del Decurionato di Penne del 1852 diretto a
Mons. Vescovo D'Alfonso e svariate dimostrazioni d 'affetto e riverenza
verso il proprio Pastore durante la sua assenza dalle due Diocesi e pel
suo ritorno in esse, avvenuto il 27 giugno 1858. Memorandum delle
cose più notabili che si son fatte sotto il regime di Mons. D'Alfonso per
la riforma della Diocesi di Penne e registro delle relazioni triennali
sullo stato della Diocesi umiliate alla Congregazione del Concilio ( 184 7-
1856).
Nella diocesi pennese il ristabilimento dell'assetto costituzionale ebbe
una viva eco ed un particolare apprezzamento da parte del Vescovo
D'Alfonso, che in data 26 agosto 1860 diresse una circolare ammo-
nitiva a tutti i Parroci della diocesi, "perché Elleno dai sacri altari
dieno opera costante d'illuminare le masse sulla natura e sul vero
scopo del novello sistema di reggimento". Già da questa fase, dun-
que, si chiarisce bene il profilo culturale, religioso e politico di questo
prelato, attentissimo ai bisogni della Chiesa e, nel contempo, aperto
alle istanze più vive del rinnovamento politico e morale della società.
Cfr. AST, Intendenza borbonica. Carte del Plebiscito, busta 285; anno
1860, passim.