Page 128 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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cale di Manoppello in Provincia di Chieti" 11731 •
Non sappiamo se nella cerimonia di consacrazione della
nuova chiesa intervenne il vescovo di Penne-Atri, Mons. D'Al-
fonso. Ci resta da segnalare ulteriormente che essa venne de-
dicata alla Madonna della Croce, il culto della quale si diffuse
nella nostra zona dal vicino paese di Pietranico, dove esiste un
santuario mariano, sorto nel Seicento, che possedeva beni sta-
bili anche nel tenimento di Castiglione 11741 •
(173) Cfr. ASC, Corrispondenza sparsa anno 1857. La lettera in
minuta, accompagnata da un' analoga non datata. Nell'aprile del
1910 la chiesa, dedicata alla Madonna della Croce, risultava quasi
abbandonata da vari anni, non trovandosi sacerdoti disponibili ad
officiarvi nei giorni festivi. Così, da Tocco da Casauria, scriveva il
Notaio Domenico Ventura al Vescovo di Penne, Mons. Piras, chie-
dendogli il permesso di incaricare un sacerdote toccolano, Don Eu-
stachio Di Giulio, appena ordinato, il 18 luglio 1909. Il Ventura in
questione, che diceva di aver ereditato la chiesa, nacque in Castiglio-
ne, il 27 gennaio 1851 dal notaio Venanzio e da Caterina Colella.
Morì in Castellammare Adriatico il 17 dicembre 1928, dopo aver an-
ch'egli, al pari del padre, esercitato il notariato. Al momento della
lettera al Vescovo Piras era parroco di Castiglione lo zio paterno di
Domenico Ventura ossia Don Antonio Ventura (t 1912).
(174) Cfr. la precedente nota n. 78 del cap. 1° voi. 1°. Pur essendo
assente dalla diocesi, ma certamente ispirando la penna del Provica-
rio Generale Dionisi, Mons. D'Alfonso fece chiaramente intendere
all'autorità costituita, con nota del 12 febbraio 1861 , diretta al Go-
vernatore di Teramo, quale fosse il suo orientamento nel delicatissi-
mo momento del trapasso al regime costituzionale nazionale, pur
non potendo, almeno formalmente, discostarsi dal più generale at-
teggiamento dell'episcopato meridionale, che era di netta contrappo-
sizione al nuovo stato di cose. La nota, che attiene ai predicatori
quaresimali è in AST, Questura, busta 39, passim. Sui rapporti del-
l'episcopato meridionale ed il governo nazionale napoletano, nel pe-
riodo della Luogotenenza, cfr. il Cap. III, Le reazioni al nuovo corso
della politica ecclesiastica, in B. Pellegrino, Chiesa e rivoluzione uni-