Page 116 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                divulgasione'. Ma se il Papa si convinse ad accordare al Re e
                suoi successori 'l'indulto di nominare degni ed idonei ecclesia-
                stici ( ... ),  a  tutti quei vescovadi ed arcivescovadi del Regno delle
                Due Sicilie, pé quali Sua Maestà finora non godeva del dritto
                della nomina( ... )', così, vescovi ed arcivescovi, furono tenuti a
                prestare al re giuramento di fedeltà, usando una formula che,
                a  parere di chi scrive, appare quantomeno mortificante la di-
                gnità del presule  11501 • Se è vero,  allora, che durante il governo
                napoleonico assistiamo anche e soprattutto ad una 'strumen-
                talizzazione' politica dei parroci, dobbiamo ammettere che ciò,
                anche se in ben altro senso, si approfondì e consolidò con la
                Restaurazione borbonica. 'Nell'accordo tra potere politico ed
                economico - scrive la più volte citata Robertazzi - la chiesa era
                chiamata per garantire il completo assoggettamento delle masse
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                alle direttive del potere' 1  1.
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                   (150) Eccola: 'Io giuro e prometto sopra i Santi Evangeli obbedienza
                e fedeltà alla Reale Maestà. Parimenti prometto che io non avrò alcuna
                comunicazione, né interverrò ad alcuna adunanza, né conserverò den-
                tro, o fuori del Regno, alcuna sospetta unione che noccia alla pubblica
                tranquillità. E se, tanto nella mia diocesi, che altrove, saprò che alcu-
                na cosa si tratti in danno dello Stato, lo manifesterò a Sua Maestà". Si
                noti, però, che anche nel precedente decennio francese il parroco, per
                esempio, all'atto della sua investitura, doveva prestare giuramento di
                fedeltà ed obbedienza al re.  Cfr.  E. Robertazzi, op. cit. , pag. 414, nota
                41.
                   (151) Cfr. E. Robertazzi, op. cit. , pag. 422; F. Torelli, La chiave del
                Concordato dell'anno 1818 e degli Atti emanati posteriormente al me-
                desimo, disposti per ordine di materie e per indice alfabetico, Napoli
                 1846; G.  M.  Monti, Chiesa e Stato durante la rivoluzione napoletana
                del 1820-21, in 'Rivista Storica Italiana", fase.  III, 1955; A.  Omodeo,
                 Un concordato, in 'Critica',  1930,pag. 201.
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