Page 113 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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               Dal Concordato emerge anche una data problematica, rela-
             tiva alla istituzione parrocchiale, al suo ministero ed alla sua
             materiale sussist~nza. Le  parrocchie che non avevano una
             sufficiente congrua potevano avere un supplemento. Si è già vi-
             sto, sotto questo profilo,  come andassero le cose nel nostro
             Paese, in cui gli abitanti non superavano le duemila unità, per
             cui la congrua si fissava a  cento ducati annui  11 441 •  Ma, cosa
             molto significativa, che nulla innovava rispetto al precedente
             periodo francese, è che nel Concordato si prescrive chiaramen-
             te che 'sarà a carico dei rispettivi Comuni il mantenimento della
             chiesa parrocchiale e del sottoparroco, qualora non vi sieno ren-
             dite addette a questo fine, e per la sicurezza se ne assegneran-
             no ifondi, o tassa privilegiata nel pagamento'  11 451 •  Ai vescovi del
             Regno si accordava il diritto di conferire le parrocchie, eccezion
             fatta per quelle che 'vacheranno in Curia, o per promozione a
             qualche dignità ecclesiastica, o canonicato conferito dalla Santa
             Sede, le quali saranno di collazione pontificia'. Di rilievo,  poi,
             sono le norme che intesero affrontare la questione, del tutto
             aperta nel 1818, dei beni ecclesiastici; già appartenenti alle
             comunità religiose soppresse durante il governo francese. Tutti
             quei beni, infatti, che non erano stati alienati dalle autorità
             demaniali e che erano stati assegnati, appunto, all'ammini-
             strazione demaniale dello Stato, vennero restituiti alla Chiesa,




             dal vescovo coadiutore, Mons. Luigi Martucci, che - a sua volta - nel
             1880, divenne vescovo di Penne. Dalla Santa Visita del 1821 a quella
             del  1848, come si vede, intercorsero ben 27 anni, periodo 'scandalo-
             samente ' lungo!. Sui due presuli, infme, vedasi il doc. n. 2 in Appen-
             dice al presente.
                (144) Cfr.  le precedenti note n.20 e  110.
                (145) Si escludevano da questa particolare prestazione comunale
             quelle chiese parrocchiali di patronato regio,  ecclesiastico e laicale
             'canonicamente acquistato', nonché le chiese ricettizie, numerate e
             non, i capitoli e le collegiate con cura d'anime, 'avendo la loro congrua
             nella massa comune '.
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