Page 108 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
P. 108

106

                  t'altro la locale economia agricola poteva offrire. Ma la genera-
                  lità dei cittadini dovette corrispondere, per ovvi motivi di biso-
                  gno, alla istituzione della privativa. Ciò che invece appare invi-
                  so a  quelle famiglie più abbienti, che possedevano anche le
                  strutture di trasformazione dei prodotti agricoli in alimenti e
                  nelle cui case non mancava mai un forno, il fondaco ed in certi
                  casi il frantoio.  Le entrate straordinarie del Comune, infine,
                  vennero individuate negli avanzi di cassa, da arretrati di qua-
                  lunque specie, da restituzioni di crediti, affrancazione di censi
                  e da qualunque altro cespite eventuale.
                     Anche per le spese comunali (Titolo VIII)  occorre fare un
                  momentino di analisi dettagliata. La legge le classificava in
                  ordinarie, straordinarie ed imprevedute. Purtroppo ci fa difetto
                  a questo riguardo il nostro novero documentario di riferimento.
                  Diversamente dal periodo francese, quello borbonico è con-
                  traddistinto da una data lacunosità documentaria, che appare
                  ben più vistosa proprio nei settori tipici dell'amministrazione
                  pubblica, che sono quelli finanziari e di bilancio. Gli atti che
                  vanno dal 1815 al 1859, pertanto, sono frammentari e disorga-
                  nici e ci permettono soltanto delle valutazioni parziali.  Nelle
                  spese ordinarie ben poco si innovava rispetto al precedente
                  periodo della legislazione francese.  Esse comprendevano gli
                  stipendi del personale comunale, fra i quali quelli per i maestri
                  delle scuole primarie e per la ricevitrice dei proietti; gli affitti da
                  corrispondere per eventuali stabili adibiti ad usi pubblici, ma
                  di privata proprietà, come le sedi delle scuole primarie, la ruota
                  dei proietti, l'udienza del giudice di pace ed il carcere circonda-
                  riale. V'erano poi le spese per il materiale di cancelleria e per la
                  collezione delle leggi e degli atti d'Intendenza; di fondiaria sui
                  beni comunali, per il mantenimento della pòsta interna; per la
                  manutenzione delle opere pubbliche comunali, come gli edifici,
                  i ponti e le strade, gli acquedotti e il camposanto che da noi
                  comparve molto più tardi  11 371 •  Ulteriori voci di uscita ordinaria



                     (137) Cfr.  la precedente nota n. 31. Il primo cimitero comunale
   103   104   105   106   107   108   109   110   111   112   113