Page 46 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. I°) (1997)
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                   Nel  1821 Leonardo Frammolino aveva ricevuto in enfiteusi
                dal 'Ben€tfìcio della Pietà di Castiglione alla Pescara' un fondo
                alla contrada Coste da Capo,  dalla annua rendita di ducati
                4,85. Dopo avervi fatte delle migliorie di vigna, che per effetto
                dell'originario contratto enfiteutico divenivano sue proprietà,
                ora, nel 1837, le cedeva in vendita, al prezzo di ducati 45,00, a
                Ferdinando De Sanctis, che così diventava enfiteuta del detto
                beneficio. E' evidente che il Frammolino, nel vendere le sue
                migliorie, era spinto da precise necessità economiche. L'acqui-
                rente aveva il denaro necessario all'operazione, che doveva si-
                curamente convenirgli. Per meglio chiarire questa convenienza,
                gioverà esaminare le condizioni con le quali si addivenne all'at-
                to di compravendita. Nei confronti del Beneficio della Pietà, in-
                tanto, restava obbligato lo stesso Frammolino, in virtù dell'ori-
                ginario contratto di enfiteusi del 6 dicembre 1821, anche dopo
                la cessione delle sue migliorie a  Ferdinando De Sanctis. Ma
                con questi il venditore regolò le forme del possesso e del su-
                bentro nell'enfiteusi. Questa sarà perpetua e il fondo non potrà
                mai essere diviso tra i figli  del De Sanctis, 'dovendo rimanere
                intero per uno solo '.  Ciò valeva anche nel caso in cui il fondo
                fosse stato venduto dal più recente acquirente ad altra perso-
                na. Per assicurare il pagamento dell'annuo canone di 13,03
                ducati in favore del proprietario del fondo,  oltre al peso delle
                regie imposte, quello dovrà essere sempre migliorato e mai de-
                teriorato. Ma,  oltre a  ciò,  sul fondo grava un altro peso, cioè
                quello 'difar celebrare una Messa letta per settimana e due
                Anniversari ali'anno' dal cappellano, scelto con il mutuo con-
                senso dell'acquirente e dei comproprietari del fondo, già men-
                zionati nell'istrumento del  1821. Dal momento che, nella sti-
                pula dell'atto di compravendita, trovavasi nominato quale cap-
                pellano il sacerdote Don Pier Nicola Fantacci di Pescosansone-
                sco, a questo si decise di conferire le messe e gli anniversari.
                Affinché il pagamento al sacerdote restasse garantito, restava-
                no ipotecati i beni venduti al De Sanctis, il quale non dovrà
                mai mancare - pena rescissione contrattuale - di pagare il cap-
                pellano, né di ritardare il pagamento al massimo di un mese,
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