Page 61 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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            di ciò lifui addosso, li tolsi detto stile e con esso li tirai due colpi,
            mediante i quali restò gravemente ferito( .. . )".  L'accusato, come
            spesso avviene, si fa accusatore! Il Procuratore Regio richiese
            per Filippo Martino la pena di servire, per otto anni, "nelle Reali
            Truppe.fuori Regno". Ma egli era afflitto - come scrissero i periti
            - da reumatismo cronico ed era cachettico e di mal abito e così,
            il 31 maggio  1809, il Tribunale Criminale di Teramo decretò
            che Filippo Martino fosse condannato a tre anni di ferri, "dopo
            il quale termine sia perpetuamente esiliato dal Regno"  1671 •
               Condanna severa, ma non certamente ragguagliabile a
            quelle che costituirono gli esiti di procedimenti intentati contro
            persone che si macchiarono di delitti non meno esecrabili.
               Fra il 1812 e  1813 registriamo episodi di violenze a  danno
            di minori e di donne; episodi che pur nella loro esiguità nume-
            rica costituiscono la spia di una realtà sociale, culturale e
            morale  non certo tranquillizzante.
               Citiamo ad esempio il caso della giovane Angela Francischilli.
               In data 19 febbraio  1812 Raffaele Ventura, Sindaco di
            Castiglione, scrive al Giudice di Pace del Circondario di Torre
            de Passeri in questi termini: "Signore, si è oggi conferita avanti
            di me una giovine di questo Comune, chiamata Angela Franci-
            schilli,figlia di Giuseppe, di anni 18, come ha detto e mi ha
            esposto di aver sofferta violenza nell'onore nel dì 16 corrente da
            un tale Atanasio di Mattia anche di qui, in atto che andava co-
            gliere le foglie campestri nella contrada di Cervarano ( ... )".
               I fatti vennero a chiarirsi meglio allorché il Giudice di Pace,
            Vincenzo de Pompeis, il 20 febbraio  1812, in Torre de Passeri
            interrogò personalmente la denunciante. La quale dichiarò di
            essere andata, unitamente all'amica, Giustina Ventura, a rac-
            cogliere erbe di campagna verso Cervarano ''.facendo la strada
            del mulino". Qui stando, le due donne videro avvicinarsi a loro




               (67) Per tutte le notizie riferite si veda A.S.T., Gran Corte C1imina-
            le,  busta 8  -fase. 115.
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