Page 335 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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             Real Decreto prelodato non avrebbe accordato il Beneplacito alla ces-
             sione del locale, ma avrebbe ceduto direttamente. Accordato il Gover-
             no il suo Beneplacito, è segno che altro padrone cedeva ciò che era di
             sua proprietà, e quell'altro padrone non era certamente l'amministra-
             zione diocesana ed il Consiglio Provinciale, i di cui verbali e delibera-
             zioni non possono certo pregiudicare la Mensa, che in essi non interve-
             niva. Inoltre dalla lettura del seguito del periodo della ripetuta bolla
             apostolica, di cui Ella si è compiaciuta rammemorarmi con inciso, chia-
             ramente è provato di essere questa Mensa esonerata dall'obbligo di
             qualsivoglia legato; sappia V.E.I.  e  Rev.ma che ne  riporto  le precise
             parole: Praesumpta itaque hoc in casu in melius Fundatorum volunta-
             te,  ea qua pollemus Apostolica Auctoritate derogantes vel immunita-
             tes,  supprimimus, atque extinguimus antedictas quatuor Abbatias et
             Seminarium, eodem tempore universa et singula bona illis pertinentiis
             una cum additis iuribus, rationibus, aliis congruentis necessariis per-
             petuo, solemnique modo Dianensis Mensae Episcopalis dotatione as-
             signamus. In tal guisa rimanendo soppressi ed estinti i principali, an-
             che gli accessori rimangono tali e se il Pontefice avesse voluto far sal-
             vo il legato, che si pretende, lo avrebbe espressamente riserbato, come
            faceva per quello del Seminario di Sicignano, con le seguenti parole:
             Ut vero Sicinianenses oppidani aliquod peculiare lucrum ex superius
             memorato legato ipsorumfavore praesertim relicto percipere perpetuo
             passant Episcopus pro tempore Dianensis teneatur in Dioecesano Se-
             minario ( ... ) quatuor Sicinianenses Clericos,  eiusque proprio sumptu,
             quae convenientia sunt suppeditare. Non pertanto, Mons. mio carissi-
             mo e per evitare quistioni ulteriori su tale noiosafaccenda, voglio an-
             che io concorrere al bene spirituale delle popolazioni circostanti alla
             Badia in discorso e quindi offro a  quei Religiosi lo stipendio di carlini
             quattro per ogni Messa che celebreranno nei dìfestivi. Son sicuro che
             tale offerta,  mediante la di Lei efficace cooperazione, verrà di buona
             voglia accettata da quei Religiosi, avendo anche in considerazione che
             lo stipendio di carlini otto veniva stabilito per ragione dell'incomodo,
             che adesso per la loro abitazione nello stesso locale non vi è,  e di più
             che la tenue rendita di questa Mensa quasi all'intutto mancata da due
            ,. anni per la ricorrenza dei tempi, non permette una più larga limosina.
             Prevenendola altresì che le ripetute quattro Badie, situate in quattro
             diverse Province, lontane da questa residenza,  non danno la rendita
             stabilita dalla bolla di ducati 2300, ma appena ducati 1600. Le chieg-
             go scusa dell'incomodo, che spesso le ho dato per s!Ifatto affare, che
             tanto m'interessa e rinnovandole i sentimenti di mia stima sincera ed
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