Page 333 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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oltre la Badia dei Santi Quaranta Martiri in Diocesi di Nicastro, altre
tre Badie pur esse Concistoriali affette di Regio Patronato. Mifò lecito
rammentare i termini: "Primae omnium quatuor illae se nobis Abbati-
ae abtulerunt, quorum prior ex Concistorialium Abbatiarum casse nome
SS. Quadraginta Martyribus mutuatur in Dioecesis Nicastrensi, cete-
rae vero tres Regio Patronatu aff ectae a S. Maria Cryptae Ferratae in
Caputaquensis Dioecesis, a S. Cataldo in Corato Tranensi Dioecesis
ac demum Dioecesis nuncupatur, quarum Abbatiarum omni redditus
insimul, deductis oneribus - si noti bene - computati bia millum super
tercentum ducatorum summam afficiunt 1351 • L'Amministrazione Dioce-
sana nel prendere atto di tale concessione pontificia, consona ai voti
del Sovrano, con verbale di consegna dei 24 gennaio 1851 , volle fare
talune riserve, che ivi sono descritte, in esito delle quali una ministe-
riale dei 24 gennaio 1852, 3 ° Rip., N. 125,frssò la posizione economi-
ca sui seguenti termini: "Ili.mo e Rev.mo Signore, le riparazioni incorse
nei locali della Chiesa e Badia di S. Clemente a Casauria, dopo la
concessione delle sue rendite a dotazione in parte della Mensa vesco-
vile di Diano, non lasciano altri fondi a poter spingere i lavori approva-
ti già sovranamente sull'estimativo di ducati 2135, distinti cioè per
lavori urgenti ducati 872 e necessari ducati 1063, oltre le spese impre-
vedute di 199:60 ducati e ducati 60:00 valuta del vecchio materiale.
Ora lo stato di questa pendenza è di grave interesse su tutti i rapporti,
si per provvedere alla bisogna deifondi, si per assicurare la continua-
zione dell'opera.fino al suo complemento, ma niuno mezzo opposto si
ha per questo ed un contratto è in vigore nei termini sopra cennati col
partitario Falzani". Avrebbe potuto la Mensa di Diano sobbarcarsi a
questa spesa se il Patronato Regio non era? Dalle esposte cose chia-
ramente risulta: 1 ° che la Chiesa col diruto fabbricato locale fu in ogni
tempo di regio patronato; 2 ° che le ristaurazioni incorse prima e dopo
la concessione dei beni andavano a carico della Real Corona; 3 ° che la
Chiesa anzidetta pel voto del Consiglio Provinciale, sovranamente ac-
cettato nel 1852,fu offerta, ma non accettata, ai PP. Passionisti del-
l'Isola e poscia dai PP. Riformati; 4 ° che per queste circostanze fu ne-
cessità impetrare che un Cappellano fisso vi si stabilisse e previa la
(35) Cfr. la nota precedente n. 8 della 'Cronaca'.