Page 331 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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            vasta Diocesi, tra quali San Clemente. Ignoro in che termini sia stq.ia
            posta dal Guardiano di quel Convento la quistione circa il legato delle
            Messe suddette e se il mentovato Religioso abbia serbato verso di Lei
            quei riguardi, che sotto ogni rapporto Le sono dovuti. Non debbo però
            tacere che la quistione medesima per difetto d'informazioni esatte si
            voglia trasportare fuori la cerchia del vero. Ricollocando in essa ifatti
            occorsi, debbo pregarla a  modificare il suo concetto circa la presunta
            cessione del locale e Chiesa avvenuta per annuenza del suo anteces-
            sore Monsignore Vignone. No, la cosa non va così: egli non poteva dare
            quello che non aveva ed ella, nella sua religiosità.facendo tesoro delle
            seguenti notizie istoriche, converrà meco su tutti i punti, che chiarisco-
            no la controversia.  E  continuando dall'origine del legato,  mi è uopo
            rassegnarle l'estratto della dotazione fatta da Ludovico 2 ° Imperatore
            in questi termini: Ita tamen, ut tres quotidie Nobis Missas et omnibus
            diurnis ac nocturnis ojficiis centesimum vigesimum canere non desi-
            nant psalmum: Levavi oculos  meos  in Monte,  unde  veniat auxilium
            mihi. Exceptis dumtaxat vespertinalibus et matutinalibus hymnis, quos
            perpetim pro nostrae remedio animae repetere iugiter non cessabunt.
            Cunctis igitur etc.  Signum Manus Domini Ludovici Serenissimi Impe-
            ratoris.  Gilibertus notarius scripsi et subscripsi. Data tertio Idus octo-
            bris, indictione octava. Actum Alma Curtis Imperiali, anno imperii Do-
            mini Ludovici Serenissimi Imperatoris  vigesimo quinto. Dea propitio,
           Jeliciter. Amen.  13 11  La dotazione adunque dei benifatta, come sopra, ai
            PP.  Benedettini di S. Clemente a  Casauria ebbe il suo plenario effetto
            sia nelle rendite,  sia nei pesi per varii secoli e  solo quando i  Padri,
            distrutto il Monastero per vicende di guerre.furono costretti ad abban-
            donare il locale con la Chiesa, i beni anzidettifurono destinati a costi-
            tuire  una Badia Concistoriale Nullius con giurisdizione spirituale in
            sei luoghi, oggi Comuni. che circondano la detta Badia situata in aper-
            ta campagna.  1321 • Né meno scrupoloso fu per parte degli Eminentissimi
            Titolari l'adempimento di tale legato nella Chiesa di S.  Clemente, che
            va annoverata tra monumenti non ultimi d'Italia. specialmente per la






               (31) Il passo è tratto da L.A.  Muratori, Rerum llalicamm Scriplores, tomo
            2°.  parte 2,  coli.  809-810 del Chronicon Casauriense.
               (32) Cfr. la nota precedente n.  19 della ·cronaca·.
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