Page 323 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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             QUISTIONE  DELLA  MESSA  FESTIVA  COL  VESCOVO  DI  DIANO
               Nello scorcio di dicembre il Signor Blasioli D. Gennaro di Manop-
             pello a nome del Vescovo di Diano ordina la cessazione della celebra-
             zione della Messa festiva solita a celebrarsi per la limosina di carlini
            8. A tal ordine il P.  Cristoforo interpella la Curia di Penne e ne ebbe la
            seguente risposta. Penne. 5 gennaio 1861. Reverendo Padre, ho letto
            quanto v'è stato signijìcato dall'agente Signor D.  Gennaro Blasioli in
             nome di Monsignor Vescovo di Diano intorno al trasferimento dell'ob-
             bligo della Messa da codesta Chiesa alla Diocesi di detto Prelato. In
             risposta le dichiaro che cotal trasferimento sarebbe affatto anticanoni-
             co, perché lesivo della volontà del pio Fondatore ed alla comodità dei
            Fedeli,  ai quali compete il diritto di continuare a  giovarsene. Epperò
            ella, Reverendo Padre, si servirà rescrivere al Signor Blasioli come a
            cotale trasferimento osti onninamente la volontà di questa Curia Ve-
             scovile. Prosegua quindi nella incombenza della celebrazione della detta
             Messa.  Il Provicario Generale L.  Canonico Dionisi. Al Rev.  Padre Cri-
             stqforo da Gallinaro  Presidente de Riformati  in  Casauria.  Dopo  tal
             uffizio  il  Padre Cristoforo si recava dal  Blasioli in Manoppello,  ove
             trattato villanamente dallo stesso Blasioli, che giunse a dire: "Vi ave-
             te usurpato il Convento. ecc ....  espressioni indegna. di un galantuo-
             mo, il P.  Cristoforo sull'istante scriveva al Vescovo di Diano  1291 • Eccel-
             lenza Illustrissima e Reverendissima, corre il sesto mese di servizio in
             questa Chiesa di S. Clemente. le cui rendita incassa V.E. e non ancora
             non mi si dà la giusta mercede pel prestato servizio in adempimento
            degli obblighi locali per l'anno  1861   1301 •  E  neljìnora (sic!)  mi sono





                (29) La cessazione del servizio di Cappellano. svolto dal Sacerdote seco-
             lare D1  Roberto di Torre de Passeri. consta da una lettera del Vicario Gene-
             rale della Diocesi di Penne-Atri, Domenico Tartagliozzi.  al Vicario Foraneo di
             Castiglione, Serafino Ventura. datata Penne 29 dicembre 1859. Con questa
             missiva si dava anche comunicazione della nomina del nuovo Cappellano in
             persona del P.  Cristoforo da Gallinaro. I PP. Riormati. in questo modo, veni-
             vano immessi nel godimento della  rendita costituita dal legato Iudoviciano
             in Casauria, soddisfatto dal Vescovo di Diano.
                (30) La documentazione esibita dal P. Cristoforo e relativa all'anno 1861
             sembra restringersi soltanto a questa lettera di Mons. D'Alfonso.  In pratica
             l'intero anno 1861  è trascurato nella 'Cronaca·  Nel fascicolo dei documenti
             utilizzati dall'Autore (cfr. nota 4 della 'Cronaca ).  però, si rinvengono quattro
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