Page 318 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                bronifaceva erigere   1271 •  E  qui mi occorre  aggiungere che  in seguito
                all'accettazione ultima per parte dei Religiosi Riformati, riuniti in Defi-
                nitorio,  dell'annuenza del Provinciale della regolare missione da me
               fatta di due Religiosi, cioè di custodire provvisoriamente la Chiesa e di
                evangelizzare in quelle contrade, ed in vista del Rescritto Pontificio del
                1853 (sommario n . 15), comunicato dal Generale dell'Ordine, con suo
                Decreto 1 ° settembre ultimo, quelle popolazioni largheggiarono di of-
               ferte e non a guari ve ne fu una di circa cento scudi per le riparazioni
                del locale.  Se  la cosa  in conseguenza  non andasse  innanzi la  loro
                dispiacenza sarebbe  viva,  come  visissimi  sono  i  malumori contro  i
                Cappuccini ed Osservanti di Tocco  in aliena Diocesi; e da ultimo po-
                trebbero sentir male dei due poveri Religiosi Riformati, i quali non sa-
                prebbero a  chi render conto delle somme ricevute e  delle spese.  Nel
                supplicare infine la Santità di Nostro Signore degnarsi sanzionare lo
                stabilimento di una Comunità Religiosa di Riformati in San Clemente,
                prego l'Eminenza Vostra Reverendissima,  che per quanto da me di-
                pende, permetto ai Religiosi opponenti di Tocco non solo di questuare
                nel territorio  della Badia di San Clemente e  di Pianella,  ma ancora
                dell'intera,  mia Diocesi,  che è  ben  vasta a  condizione che colla loro
                condotta e colle loro improntitudini non mi procurino altre amarezze.
                Le bacio riverente il lembo della Sacra Porpora, mentre con profondo
                ossequio passo a raffermarmi. Penne, maggio 1860. A Sua Eccellenza
                Reverendissima il Signor Cardinale della Genga, Prefetto della Sacra
                Congregazione dei Vescovi e Regolari. Vincenzo D'Alfonso, Vescovo di
                Penne ed Atri".
                   Questa prolissa risposta, veramente degna di un Prelato, che ha
                saputo sì bene smascherare l'ipocrisia e  distruggere dalle radici le
                menzogne  dei  Frati Toccolani e  dei loro  parteggianti,  mise fine  ad
                ulteriori piati. Quindi conveniva al Provinciale e Definitorio, riunito
                in San Francesco di Traetto,  compiere il  dovere di  ringraziare for-
                malmente il Vescovo di Penne. Difatti: lettera di ringraziamento: "Dal





                   (27) E' questa piuttosto la data della riferita iscrizione (cfr. la nota n.  18
                della  ·cronaca') celebrativa  dei  restauri  eseguiti  dal Card.  Fabroni.  Ai  PP.
                Celestini,  che  tennero  S.  Clemente  dal  1 728  sino  al  1 775,  l'  abate  regio
                Francesco Caracciolo rivolse non poche contestazioni per le attività edilizie
                di quelli nell' ex abbazia.
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