Page 322 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                di un monumento così stupendo, non son valse a  sopperire alla biso-
                gna, attesa la scarsezza generale del ricolto, che dolorosamente hassi
                a lamentare in quest'anno. Per la qual cosa l'Oratore devotissimo, umil-
                mente inclinato innanzi all'adorata Maestà Vostra.fervorosamente La
                supplica, acciò si degnifar piovere anche su questa Casa Religiosa i
                benefici effetti della sua magnanimità. Sì, o Sire clementissimo, i teso-
                ri del pietosissimo vostro cuore si versino anche sulle ridenti pianure
                di Casauria, e gli umilijìgli di S. Francesco non cesseranno d 'inneg-
                giare a  gloria dell'immortale S.  Clemente, il cui corpo è venerato nel
                maestoso Tempio del mentovato Convento e la cui anima rattrovasi al
                sodalizio degli Elettissimi con l'anima beata di quella gran Donna, che
                vi diede alla luce, o adorato Sovrano. S. Clemente a Casauria in Casti-
                glione alla Pescara 15 gennaro 1860.
                   Rescritto.  Secondo Ripartimento,  n.  2200. Illustrissimo, Reveren-
                dissimo Signore. Il Re (D.G.)  nel Consiglio Ordinario di Stato tenuto il
                dì 1 andante, si è degnato ordinare in seguito delle istanze del Religio-
                so P.  Cristoforo  da Gallinaro,  che si dia  una sovvenzione  suifondi
                ecclesiastici, onde darsi termine al ristauro del Convento e Chiesa di
                S. Clemente a Casauria, come e quando si potrà. Nel Real Nome par-
                tecipo ciò alla Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima per op-
                portuna sua intelligenza,  nonché del detto Religioso. Napoli 8  maggio
                1860. Al Vescovo di Penne.  Però nulla si ebbe  128 1.







                   (28)  Questa istanza del P. Cristoforo venne ulteriormente sostenuta da
                Mons D'Alfonso,  che diresse,  il  20 gennaio  1860, una nota al Ministro del
                Culto.  Fattone intelligente lo stesso P.  Cristoforo. questi - da Penne - il  23
                gennaio stesso anno, partecipava l'iniziativa del Vescovo al P. Provinciale, P.
                Sebastiano da Ovindoli. Di rilievo  l'interesse del Vescovo a stabilire un fon-
                do finanziario di dotazione per 50ducati annui, da adibire alle spese di man-
                 tenimento 'di quella Chiesa monumentale' ed a  tale effetto proponeva di uti-
                lizzare due ex pensioni già spettanti all'abate Menei, 'servo di pena' e ducati
                25 del fu parroco Angelini di Penne. Questi redditi provenivano dal Beneficio
                di S. Leonardo e S. Carlo di Città S. Angelo devoluto alla real corona. 'Senza
                 tali provvedimenti - aggiunge il Vescovo - la condizione dei Legati, il manteni-
                mento della Chiesa e la conservazione di quel vistoso localeJormeranno sem-
                pre un desiderio ardentissimo delle popolazioni circostanti bisognose di ope-
                 rai evangelici'.
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