Page 316 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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               locale  e  ristaurata  in parte la chiesa.  4".  Dritto  in  questione.  Nelle
               limitrofe due Badie di San Clemente e di Pianella, aggregate alla mia
               Diocesi di Penne in virtù della bolla De ulteriori, (sic!) composta la pri-
               ma di sei Comuni e la seconda di tre,  con sei villaggi, non esisteva,
               come non esiste, alcun convento di Mendicanti, cosa che accresce l'an-
               gustia del Vescovo,  derivante dalla scarsezza di Sacerdoti.  Non  tro-
               vandosi in quest'archivio vescovile alcuna carta, o memoria e tradizio-
               ne che abbiano diritto di questuare i Cappuccini ed Osservanti di Toc-
               co nell'Arcidiocesi di Chieti ed i Riformati di Capestrano in Diocesi di
               Valva in Pentima. Ora è ben singolare, che i primi nella duta di ostaco-
               lare le restaurazioni di S. Clemente, mia Diocesi, vorrebbero escluder-
               si dal diritto di questuare gli ultimi, ai quali il locale e la chiesa di S.
               Clemente, ajf etto di Regio Patronato, furono ceduti con Real Decreto
               27 dicembre 1852, di cui ecco il tenore.
                  "Sulla proposizione etc. (leggasi nella pag. 4)  Assodata in tal modo
               la cosa presso il Real Governo.fu fatta istanza in Roma per la comuni-
               cazione del Rescritto Pontificio, emanato da Codesta Sacra Congrega-
               zione rispettabiliissimafin dal 1859 e tale istanza venne accolta dal
               Padre Generale dell'Ordine,  sotto il 1 ° settembre  1859 (Documento
               5°).  In quelfrattempo autorizzati in tutta buonafede dalla Provincia
               due Religiosi, i quali ebbero da me la missione di evangelizzare quelle
               contrade; di attendere all'adempimento del legato delle Messe ne dì
               festivi e di officiare provvisoriamente quella Chiesa. Da tutto ciò risul-
                ta che il diritto di questuare, che vantano i Cappuccini ed Osservanti
               di Tocco  in aliena Diocesi è fatto menomato, poiché i Riformati colà
               spediti succedono ai religiosi di Capestrano, che sempre hanno fatta
                la questua in quelle fertili contrade.fwrenti per la popolazione raddop-
               piata. E se è  vero, come è  verissimo, che niuna novità ha avuto luogo
                in rapporto al questuare e che nessuna minaccia è stata fatta a questo
               proposito, lo scopo evidente dei Cappuccini ed Osservanti di Tocco è
                quello d'impedire le  restaurazioni del locale e Chiesa in mia Diocesi
               per traffici riprovevoli.  Ciò che ifedeli han dato per l'uno e per l'altra






               Vicario generale del Mazza, che siglò l'opera in San Clemente a  Casauria, il
                4 novembre 1789. Allo stesso Autore si deve l'Appendice al Motivo di Diritto.
                ecc ..  datata 20 gennaio 1790.
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