Page 310 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                ster Generalis. Fr. Antonius a Mellisconca, Secretarius Generà.lis
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                Ordinis"  n.  - Bolla vescovile di possesso: "Vincenzo D'Alfonso, Dot-



                   (21)  Si  inserisce  qui  una  missiva  del  P.  Cristoforo  al  suo Provinciale,
                datata San Clemente a  Casauria 17 agosto  1859, in cui - tra le altre cose -
                scrive:" .... Già stiamo alla quinta camera ed ecco in agosto ultimato il nobilis-
                simo quarto,  il quale per la  maestàforse non sarà inferiore a quello di Alvito.
                Non posso tacervi una tenerezza, che provai nel mio cuore la sera dell'Assun-
                ta ( 15 agosto n.d.s.J. Erajìnita l'acqua della cisterna ed a due parole dell'Ar-
                ciprete nella sua Chiesa ed anche mie  in  questa nostra. frequentata più di
                Celano. come vedrete,  in due ore le donne torresi careggiarono dalla Pescara
                una quarantina di salme di acqua, non esclusi alcuni piccirilli, colle brocche e
                nell'occorrenza sono pronte a somministrare quant'acqua potrà occorrere".
                   Giova altresì riferire la nota che da Roma, il  1 ° settembre 1859. rimette-
                va al P. Provinciale il Ministro Generale dei Riformati, P. Bernardino da Mon-
                tesanto sull'affare di S.  Clemente a  Casauria: "Reverendo Padre Provinciale
                Osservandissimo.  con  tutta  ragione  non avrei dovuto approvare  il  rescritto
                rimesso al mio arbitrio per l'apertura del nuovo convento che le giungerà insie-
                me a questa; e ciò perché la P. V.  ha mandato colà Religiosi ad intraprenderne
                i lavori,  senza prima dipendere da me per il permesso necessario.  Nulla di
                manco l'avverto che io  sono  inimico di questioni.  massime tra Corporazioni
                Religiose. E siccome dette questioni potrebbero avvenire, se a caso l'apertura
                del cennato convento nonfosse a  norma del Breve di Benedetto  XIII 'Aposto-
                lici  Officii'  7  marzo  1 729.  con  che  vuole che  i Conventi Mendicanti  distino
                dodici, o quindici miglia uno dall'altro; così la P. V.  prima  di aprire il Convento
                converrà coi rispettivi Provinciali di a ltre Corporazioni Religiose circa i limiti
                delle questue.  Poiché se questi impiantassero  una lite si perderebbe senza
                meno. E' questa la volontà anche del Definitorio Generale. Con tale intelligen-
                za la  benedico e mi raffermo, ecc.".  Questa nota era stata preceduta da una
                consimile al Vescovo di Penne del 20 agosto  1859, con la quale si sottoline-
                ava l'errore in cui era incorso il P.  Provinciale, che avrebbe dovuto ricevere,
                prima di quello reale, il decreto della Congregazione dei Vescovi e Regolari e
                del Definitorio Generale per aprire il  nuovo convento. Mons.  D'Alfonso non
                tardò a  replicare al P.  Generale con una nota  del 2  settembre  1859, assu-
                mendosi  tutta la  responsabilità nell'aver promosso lo  stabilimento dei  PP.
                Riformati  in San Clemente.  Né  mancarono due rispettose  ma convinte ri-
                sposte  da  parte  del  P.  Provinciale,  del  14  settembre e  6  ottobre  1859.  la
                prima da Atina e la seconda da Pescocostanzo. visitando Egli quei Conventi.
                L'entusiasmo dei PP.  Riformati abruzzesi nell'aprire il  novello convento ca-
                sauriense trovò, come si vede. una battuta d'arresto in questi frangenti,  tra
                l'agosto-settembre 1859. Solo nell'ottobre dello stesso anno tra 1'8 e il 15, si
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