Page 305 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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             norma delle Apostoliche Costituzioni. Perciò è che io, servendomi delle
            facoltà sopranominate, e dell'introdotta consuetudine, nel richiedere il
             Provinciale ad accettare il Convento  in parola,  non credettifosse di
             ostacolo la presente distanza. Debbo da ultimo pregarla, in continua-
             zione dell'altra mia,  a  ritenere  che  lo  scopo  della Missione dei due
             Padri con qualche Laico era meno diretta a promuovere, senza la pre-
             cedente formalità, lo stabilimento di una Casa Religiosa, che ad evan-
             gelizzare quelle popolazioni ed a conoscere se ifatti corrispondessero
             alle promesse. Se ci è difetto in questo procedimento Ella può attribuir-
             lo a me solo e non ad essi Padri, che accettavano la Missione di evan-
             gelizzare quelle popolazioni e di raccogliere  le  limosine ad un santo
             scopo. Premesso tutto ciò, porto fiducia che la Paternità Vostra Reve-
             rendissima sostenga il fatto mio al più lato interesse spirituale di quel-
             la diletta popolazione del mio Gregge. E  ringraziandola di tanto bene,
             passo a  raffermarmi con piena stima. Penne,  2  settembre 1859. Ob-
             bligatissimo Servo, Vincenzo D'Alfonso, Vescovo di Penne".
                Era corsa allo stesso Vescovo una lettera della Sacra Congrega-
             zione a  cui rispondeva.con seguente tenore: 'Al Prefetto della Sacra
             Congregazione.  Eccellenza Reverendissima,  niuna cosa più gradita
             per me dei comandi espressi a  nome di Codesta Venerabile  Sacra
             Congregazione sulla Disciplina Regolare, con venerata lettera del 23
             prossimo passato luglio, n.  1028.  in seguito di supplichevoli istanze
             del Padre Ministro  Provinciale dei Riformati della Provincia di San
             Bernardino in Abruzzo, per l'Apostolico Beneplacito sulla cessionefat-
             ta ai PP.  Riformati della stessa Provincia da Sua Maestà Ferdinando
             Secondo, con Decreto Reale dei 27 dicembre 1852 e confermato, a mia
             istanza, con recentissimo Rescritto di 28 luglio 1859 da Sua Maestà
             Francesco Secondo. Per effetto di tali comandi debbo premettere talu-
             ne notizie intorno al Monastero di San Clemente in Casauria, in consi-
             derazione delle quali vorrò dare un coscienzioso parere sulla inchiesta
             fattami, cioè di riferire se il detto Monistero abbia i requisiti per essere
             eretto a  Convento; se possono comodamente dimorarvi 12 Religiosi e
             vivere di limosina; se la questua sia per recare pregiudizio alle altre
             Comunità Mendicanti già esistenti nei luoghi vicini.  A  procedere con
             ordine è  mestieri dichiarare che  ilfabbricatofamoso del monastero
             benedettino di San Clemente a  Casauria, con giurisdizione spirituale
             in vari Comuni, dei quali sei aggregati alla mia Diocesi di Penne  in
             virtù della Bolla Pontificia 'De Ulteriori' (sic!).ju distrutto, se non sba-
             glio,  nel  1600,  e cheforsefin d'allora soppressi i Religiosi,  divenne
             Concistoriale quella Badia Nullius. Un nuovo, magnifico fabbricato negli
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