Page 300 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
P. 300

298


                 il Ministro degli Affari Ecclesiastici.  Analogamente,  etc.  (come  sopra
                 trascritto).  Nel Real Nome partecipo a  Lei, Signor Intendente, per op-
                portuna sua intelligenza ed in continuazione della corrispondenza te-
                 nuta per l'oggetto. Io la prego far eguale partecipazione al Sindaco del
                 Comune dov'è la Badia di San Clemente in Casauria, di cui sifa men-
                zione nel Real Rescritto, né ometterà di accusarmi la ricezione del pre-
                sente. Resti in tale avviso per uso di risultamento e mi assicuri della
                provenienza di questo foglio. Il Sottintendentejf.,firmato Novazio. Ciò
                passo alla conoscenza di Lei, accusandone ricezione. Il Sindaco, Nico-
                 la Trotta".  Si lascia immaginare, ripeto;-la consolazione-dei-Religiosi-
                 nel  vedersi  tanto  secondati dalle  Autorità  Civili  ed Ecclesiastiche.
                 Ma  che? Nel  mentre riposavano  tranquilli,  ringraziando il  Signore
                 per la quotidiana apprestazione del necessario, e tutti intenti all'ope-
                 ra  della  ristaurazione,  esce  in  campo  aperto  il  Demonio,  il  quale,
                 nemico  per natura delle  buone e  sante opere,  e  tutto  dimena per
                 amareggiarli, servendosi degli invidiosi Cappuccini ed Osservanti di
                Tocco e, quello che più addolora, degli stessi Confratelli Riformati di
                 Bucchianico, capitanati dall'irruente ed insaziabile Padre Urbano, il
                 quale credeva che gli mancasse la terra sotto i piedi per essere stati
                 tolti due paesi di questua al Convento, perché assegnati a San Cle-
                 mente. Quindi tutti di concerto aprono diabolica guerra al Convento
                 di San Clemente a via di menzogneri ricorsi al Provinciale, al Gene-
                 rale e alla stessa Sacra Congregazione: guerra che durò molto, come
                 leggerete.  'Frati di Bucchianico. Molto Reverendi Padri, al ricevere la
                 inibizione di questuare in Rosciano e Nocciano, dai quali Paesi dipen-
                de la sussistenza di questo Convento, ci obbligate a  ricevere la distru-
                zione di conseguenza. Vi è noto che mai il Governo concede apertura
                di chiostri mendicanti se non è assicurato che non si ledano gli altri e
                che possono sussistere nuove religiose famiglie mendicanti. Casauria
                dista tre chilometri da Tocco, ove sono Osservanti e Cappuccini e due
                altri in Caramanico, etc. Prima dunque di rivolgerci altrove e darci da
                fare (notate bene) per quanto possiamo, come esige il dovere, riclamia-
                 mo a  voi di ritirare l'ingiusta inibizione prima dell'apertura del Con-
                 vento e dove già un questuante trovasi là prima della Congregazione.
                 Quando non avesse luogo  la giustizia speriamo  trovarla e  con  tutto
                 rispetto ci ripetiamo. Bucchianico,  li 6  luglio  1859.  Vostri servi Frati
                 Urbano, etc.  Ai Molto Reverendi Padri del Definitorio'.  Questa carta
                 veniva  acchiusa dal  Padre  Guardiano  nella lettera che segue,  che
                 contiene  un caratteristico elogio:  'Il Guardiano al Molto Reverendo
                Padre. Qui sijreme sul conto della questua e della risposta che farete
   295   296   297   298   299   300   301   302   303   304   305