Page 203 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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colleganza con quelle figure cli più affermata borghesia, come i
Ventura e gli Schiera, ora in opposizione ai de Petris ed a cui fa
riferimento un nutrito stuolo clientelare, che del resto non
manca anche al partito avverso. Nella lotta politica di questo
periodo, cli connotazione familiare, con risvolti antropologici di
indubbia marca tribale, costante è l'uso spregiudicato del ri-
corso al potere giudiziario, della calunnia e della maldicenza 12711 •
Emergono, dunque, nettissimi i collegamenti tra la classe po-
litica locale, perennemente assistita, e i diversi esponenti del
mondo Parlamentare abruzzese, nello spirito di un costume di
partecipazione alla politica nazionale, che avrà le sue ulteriori
conseguenze nella più recente e recentissima storia repubbli-
cana. Netta divaricazione 'partitica' si rileva pure in occasione
del 'Pellegrinaggio Nazionale alla tomba del Re Vittorio Emanue-
le II', del gennaio 1884, al quale partecipò attivamente il Co-
mune di Castiglione a Casauria, nelle persone cli Ventura Raf-
faele di Venanzio, Colella Pietro fu Giuseppe, Giuliani Nicola fu
Giannandrea, De Matteis Annibale di Biagio, Schiera Gaetano
cli Francesco. Varrasso Leonardo fu Giuseppe, Ventura Luigi cli
Venanzio, De Matteis Biagio fu Giuseppe, oltre ad altri privati
cittadini. Mancano sempre i de Petris, che nel 1884 siedono in
Consiglio Comunale. nelle persone del conte Lorenzo e del
marchese Pietro 12721 •
(271) Lo stesso Napoleone ha a dolersene non solo nella riferita
corrispondenza, ma pure prima, tra gl'anni 1880-1881. allorché ven-
ne 'complicato' in un processo a carico di tale Carmine Trubiano. Cfr.
ASC - Lettera al Sotto Prefetto di Penne del 24 ottobre 1880. Ma il fe-
nomeno avremo modo di vederlo meglio. più avanti. in occasione del
processo de Petris del 1897 e segg.
(272) Cfr. ASC - Pellegrinaggio nazionale 1883-1884. La delegazio-
ne castiglionese fu la sedicesima sulle 63 della provincia di Teramo.
Essa lasciò a ricordo della visita un labaro ed una bandiera, apposi-
tamente confezionati, recanti gli emblemi civici, che ancora oggi do-
vrebbero conservarsi nel Museo Nazionale del Risorgimento in Roma.