Page 186 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                sembra - delle autorità della Provincia. Nel  1871  registriamo
                nuovamente una situazione di stallo,  non essendosi provve-
                duto alla nomina del Sindaco, allorché il Sottoprefetto fu d'av-
                viso  che si sarebbe potuto nominare  alla carica il sacerdote
                Don Francesco Trotta "senonché mi si dice - continua il Sotto-
                prefetto - che l'attuale funzionante Odoardo D 'Ortenzio sia sta-
                to  nominato Sindaco  e  non abbia accettato".  Pure  il Prefetto
                rivelò di non saperne di più circa gli affari comunali di Casti-
                glione a  Casauria. Decisamente contrario si mostrò,  poi,  alla
                proposta di affidare l'Amministrazione comunale ad un prete
                "nelle presenti circostanze".  Sicché, nel dicembre  1871, il già
                nominato Sindaco,  Odoardo  D'Ortenzio,  con  decreto  del  25
                novembre 1869, si decise ad accettare la carica per il triennio
                1870-1873.
                   Rinnovato il Consiglio Comunale nell'ottobre 1872, con al-
                cune significative novità,  esce Pietro de Petris ed entra il sa-
                cerdote  D.  Francesco  Trotta,  si  propose  nuovamente  alla
                carica di Sindaco il D'Ortenzio "che non ha dato motivo ad os-
                servazioni sulla condotta morale e politica,  né sulla sua one-
                stà". La Giunta Comunale venne a comporsi con gli Assessori:
                il notaio Ventura ed il sacerdote Trotta. Sembravano placati gli
                antichi rancori all'interno dello stesso ceto borghese del pae-
                se; le lotte di fazione,  che non riuscivano ad esprimersi ade-
                guatamente nei livelli istituzionali, ora paiono trovare una sorta
                di componimento compromissorio nella presa d'atto da parte
                delle  autorità superiori che il personale politico  ed ammini-
                strativo del paese era troppo scarso, sia qualitativamente che
                quantitativamente! Assistiamo, allora, ad una sorta di ricom-
                pattazione dell'elettorato di censo attorno a personaggi un tem-
                po controversi; un elettorato - va ricordato - che non rappre-
                senta affatto le potenzialità dell'intera cittadinanza. Su 2155
                abitanti effettivi nel 1873, tra gl'anni 1869-1873, vi furono 41 ,
                46, 44, e 52 elettori iscritti nelle liste amministrative. Nel 1873
                sedevano in Consiglio Comunale un notaio, un prete, sei agri-
                coltori, due sarti, due calzolai, un negoziante ed un carrettie-
                re.  La  stragrande maggioranza dei  cittadini,  come  si vede  è
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