Page 173 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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           ro. La banda in effetti operò in Valle Castellana, nel Circonda-
           rio di Teramo,  ma dopo poco tempo taluni l'abbandonarono:
           Alessandro Lancia per fame; Rosario Di Mattia e Vincenzo Tru -
           biano per dissidio con altri briganti e lo stesso Frammolino a
           causa dello scioglimento della comitiva di briganti  12321 •
              Fu la Guardia Nazionale mobile di Castiglione a sorprende-
           re,  il 3  giugno  1863,  il pastore Donato  Battaglia,  nei pressi
           della contrada Casalecchio, alle falde di Rocca Tagliata men-
           tre colloquiava con supposti briganti armati, i quali fuggirono
           esplodendo alcuni colpi di fucile. Costoro vennero poi identifi-
           cati in Antonio Lancia e Gianfrancesco Corda, ricoveratisi nel-
           la casa di campagna dei fratelli Odoardo e Carminantonio D'Or-
           tenzio, sita nella vicina contrada Olivola. La Giunta Municipa-
           le  castiglionese,  composta dal Sindaco,  Nicola Trotta e  dagli
           Assessori Venanzio Ventura e Pietro Trotta, non esitò a descri-
           vere i fratelli D'Ortenzio "di dubbia condotta politica, essendo
           un notorio che essi conoscevano la permanenza dei briganti nella
           casa di campagna dei Signori de Petris-Fraggianni in contrada
           Olivola ed anziché darne parte alle autorità, avevano coi mede-
           simi una specie di conoscenza"   1233 1_





              (232) Per altri eventi connessi alla formazione di bande di brigan-
           ti  ed  all'adesione  ad  esse  di  altri  castiglionesi  cfr.  AST,  Tribunale
           Penale,  busta 85,  fase. 2834: "Buccilli Giuseppe fu Angelo e Lancia
           Antonio di Alessandro, imputati di associazione a banda armata  cit,
           Il  Frammolino, il Lancia ed il Di Mattia,  il 16 marzo  1864, vennero
           condannati - rispettivamente - a sei, cinque e tre anni di reclusione.
              (233) Cfr.  AST,  Tribunale Penale,  busta 25, Pasc. 862, cit.  , pas-
           sim.  A  carico  del  Lancia,  del  Corda  e  di  Croce  Martino  erano già
           pendenti altri procedimenti presso il Tribunale Circondariale di Te-
           ramo. 1n particolare Antonio Lancia, come già notammo, fu accusato
           dei fatti del  1860 a  Castiglione . Il  Corda, poi, era stato accusato di
           vari furti e di omicidio in persona di Giuseppe Radocchia e di attività
           sovversiva con i briganti. Anche Croce Martino era sospetto di bri-
           gantaggio,  nonché  accusato  di  renitenza  alla  leva  militare.  Per la
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