Page 169 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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            brigantaggio, ma non v'era nemmeno certezza della loro convinta
            fedeltà al nuovo regime.  Il  caso,  dunque, sarebbe potuto nuova-
            mente sfuggire di mano alle  autorità e  creare nuove e più serie
            occasioni di imbarazzo.  In tale impasse maturarono le dimissioni
            di Carlo de Pebis da capitano della Guardia Nazionale, nel gennaio
            1863, rese nelle mani del Sottoprefetto di Penne:  " .... e poiché lo
            scrivente medesimo, scrive il dimissionario, ha pur compreso che la
           famiglia de Petris non ha incontrato il genio di Lei. così a scanso di
            ulteriori torti le si consegna la rinunzia al grado di Capitano"  12271  •
               Circa l'atteggiamento delle  autorità politiche della Provin-
            cia ci sovviene una interessantissima corrispondenza tra il Sot-
            toprefetto di Penne ed il Prefetto di Teramo, laddove non si fa
            fatica a  leggervi pure differenti valutazioni sullo stato di cose
            determinatosi  a  Castiglione   12281 •  Intanto,  con istanze  del  19




               (227) Cfr. Documenti per Carlo de Petlis, ecc., cit., passim. La let-
            tera non è datata, ma è sicuramente posteriore al novembre 1863 ed
            anteriore al deliberato del 25 gennaio 1863 (ivi, passim) della Giunta
            Municipale di Castiglione, funzionante da Consiglio di Ricognizione,
            con la quale Carlo de Petris-Fraggianni venne collocato nel servizio
            di  riserva della locale  Guardia Nazionale,  prendendo a  pretesto la
            sua precaria residenza nel Comune, "per avere la somma principale
            dei suoi affari inPentima, Raiano, NapolieSolmona". Fu questa, dun-
            que,  la soluzione politica del caso de Petris. Va  infine segnalato un
            ulteriore ricorso dei de Petris al Procuratore del Re presso il Tribu-
            nale di Teramo in data 8  marzo  1863, con il quale tentarono di ini-
            ziare un procedimento giudiziario a loro discarico contro le calunnie
            di coloro che intendevano ancora complicarli in fatti delittuosi. Per le
            vicende più particolari della Guardia Nazionale nelle province napo-
            letane e sui limiti censitario e classista della sua organizzazione cfr.
            F.  Malfese,  La repressione del brigantaggio post-unitario nel Mezzo-
            giorno continentale (1860-1870),  in ASPN, terza serie,  anno XXII-CI
            dell'intera  collezione,  Napoli  1983,  pp.  33-64 e  particolarmente le
            pp. 40-41.
               (228) Cfr. AST,  Prefettura  - Inventario II-6,  Affari liservati,  busta
            19, fase.  37.
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