Page 152 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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rappresentare problema di minore momento rispetto agli inte-
ressi reali delle parti in campo: per i nuclei dirigenti, all'inter-
no dei quali non tardarono a maturare ed esplodere contrad-
dizioni di fondo, esso appariva la sanzione ufficiale della loro
definitiva collocazione nella struttura istituzionale del nuovo
Stato; per gli altri, l'esercito dei contadini e braccianti nullate-
nenti un ripetitivo gesto, necessariamente obbligato, a cui la
fatalità della storia tornava a costringerli, privo di ogni conte-
nuto innovativo e maggiormente risolutivo della loro secolare
emarginazione sociale e politica. Non mancarono, tuttavia,
particolari e più convinte partecipazioni a questo che, tutto
sommato, rimane, nella pure accesa e virulenta contrapposi-
zione tra democratici e moderati, uno degli eventi maggiori del
nostro primo Risorgimento.
Con decreto dell'8 ottobre 1860 veniva annunciato il Plebi-
scito, da svolgersi il 21 dello stesso mese 120 "l, la cui formula
era: "Il popolo vuole l'Italia una e indivisa con Vittorio Emanuele
II, Re Costituzionale, e i suoi legittimi discendenti". Il voto sa-
rebbe stato espresso con un SI o con un NO dal popolo, che
avrebbe fatto uso di un bollettino stampato. Potevano votare i
cittadini di sesso maschile, che avevano compiuto i 21 anni e
godevano dei diritti politici, mentre erano esclusi dalla vota-
zione coloro che erano stati colpiti da condanne, sia criminali
che correzionali, oppure erano imputati di frode, furti, banca-
rotta, falsità o fallimento. Benanche gli ecclesiastici ed in par-
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ticolare i religiosi erano ammessi al voto o i_ Di particolare
rilievo fu la discussione, con le inevitabili discordie, sulla se-
gretezza del voto, che in effetti non fu tale. Infatti, l'articolo 4
(204) Per la documentazione relativa alla provincia di Teramo,
che risulta purtroppo molto lacunosa, cfr. AST, Intendenza borboni-
ca, carte del Plebiscito, cit., busta 285.
(205) Cfr. AST, Intendenza Borbonica, cit., come sopra, lettera del
Ministero dell'Interno al Governatore della provincia di Teramo dell'l l