Page 39 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. I°) (1997)
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             ma e ultima dei figli di Ferdinando De Sanctis. Ebbe il nome di





             delle nostre Suore non siano state giammai spostate, ma semplice-
             mente "soppresse" dalle altre che, come detto, nel tempo vennero a
             realizzarsi accanto. Tornando alla storia dei Cimiteri, o all'origine di
             tale problema in Castiglione, è a dirsi che se ne incominciò a parlare
             in anno 1818, allorché il Decurionato municipale fu chiamato a no-
             minare due soggetti, che come deputati del Consesso Civico atten-
             dessero alla costruzione del Camposanto. E questi furono Ottavio
             Ventura e Nicola Giuliani.  Nel giugno del  1818 si discuteva ancora
             circa l'area ove edificare il Cimitero, per il quale erano stati indicati
             due luoghi, ossia un territorio di proprietà del marchese de Petris,
             che corrisponde quasi alla stessa zona ove è sito l'attuale Cimitero
             comunale; l'altro territorio, assegnato al Reale Demanio, tenuto in af-
             fitto da Francesco Gelsomini,  che corrisponde all'attuale Contrada
             San Francesco Vecchio; territorio che era demaniale in quanto ap-
             partenuto al Convento dei PP.  Conventuali, soppresso nel  1809. Per-
             tanto, il 21 giugno 1818 il Decurionato Castiglionese deliberò di indi-
             care in quello demaniale il terreno ove costruire il cimitero.
                "Considerando che quantunque le strade che circondano il sito sta-
             bilito sul territorio del signor Marchese de Petris  - recita la delibera
             comunale - sieno in picciola distanza maggiore di quelle che circonda-
             no il territorio del Regio Demanio, che si tiene in enfiteusi da Francesco
             Gelsomini, pure perché dette strade, che circondano il terreno del detto
             Sig. Marchese, sono più trafficabili, perché quella alla parte di setten-
             trione conducente al mulino ed alla pubblica (strada n.d.s.) del Distret-
             to e ad altri Paesi, e quella di mezzogiorno, o sia Regio Tratturo, è da
             tutti trafficata, perché conduce al Capoluogo del Circondario, non ché
             a paesi vicini, così il Decurionato dietro tal considerazione delibera che
             si stabilisca un altro sito, e propriamente quello del Demanio, che si tie-
             ne dal detto Gelsomini in contrada detta Vicenna" .
                A questa decisione si era pervenuti non senza le rimostranze del
             Gelsomini, che in un ricorso ali' Intendente di Teramo faceva notare
             che la originaria scelta del sito ove costruire il Cimitero aveva consi-
             derato i terreni del marchese de Petris nella Contrada Valle.  Ed in ef-
             fetti il  marchese Nicola de Petris se ne era lamentato con un suo
             scritto, rimesso al Sottintendente del Distretto di Penne, in cui, ricor-
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