Page 76 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                    Nel nuovo clima determinato dalle più recenti iniziative re-
                 pressive si iscrive la vicenda di un altro soggetto in odore di
                 brigantaggio, il castiglionese Felice Frammolino, condannato
                 dal Tribunale di Teramo, il  18 maggio 1809 a servire per otto
                 anni nelle reali truppe fuori Regno  1871 •
                    Il Frammolino già era noto alla polizia francese per essere
                 stato brigante amnistiato. Nel registro dei briganti perdonati è
                  così qualificato: "Felice Frammolino di Castiglione alla Pescara.
                 Brigante volontario, saccheggiatore, ladro, disonesto, scellerato
                 ed omicida dei Francesi". Venne arrestato il 22 marzo  1808,
                  proprio in Castiglione, dal comandante francese della guarni-
                 gione che stanziava nel paese, in quanto, essendo stato sorpre-
                  so a rubare delle frasche d'olivo presso San Clemente, nell'uli-
                  veto del marchese de Petris, fu subito rimproverato dai testi-
                  moni, Simone Colella e Carmine Del Guzzo. Il Frammolino, per
                  tutta risposta, proruppe: "Che carcerato, { ... ) ecco maggio ed
                  allora si farà una tagliata di teste di Giacobini e di Francesi.
                  Volendo intendere - dichiararono i suddetti testimoni - che nel
                 prossimo mese di maggio si sarebbe riunito coi briganti per com -
                  mettere li soliti eccessi"  1881 •  Fenomeni di ribellismo, come si
                  vede, fanno tuttuno con comportamenti sociali nient'affatto ca-
                  ratterizzabili con la matrice di brigantaggio. Il quale, se è vero
                  che assume i connotati esteriori dell'awersione al regime do-
                  minante, tuttavia si nutre di azioni che hanno le loro radici
                  nella realtà sociale e culturale del luogo e del tempo. Allo stes-
                  so modo il  ceto medio e proprietario, i benestanti del paese,
                  pur non esternando particolare devozione al regime napoleoni-





                    (87) Cfr.  AST.,  Gran Corte Criminale, busta 3,jascicolo 43, anni
                  1808-1809.
                    (88) Da una lettera del Luogotenente del Circondario di Catignano
                  alla Commissione Militare di Teramo, del  15 settembre 1808, si ha
                  che, oltre a  Felice Frammolino, era inquisito per brigantaggio l'altro
                  castiglionese a nome di Gennaro Di Battista.
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