Page 75 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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             Regno, libero e indenne dai rigori della repressione.
                Dichiarazioni, quelle del De Sanctis, che non convinsero del
             tutto circa la sua buona fede,  le autorità di polizia, anche se
             qualche verità pure esprimevano. La sorte toccata al Cristallini
             - di cui il De Sanctis era a conoscenza - infatti, chiarisce le reali
             intenzioni delle autorità di polizia nel perseguire una ferrea
             repressione, anche al di là delle regole prescritte dal sistema
             giudiziario, con condanne immediate e sommarie. Le autorità
             provinciali non si facevano,  d'altro canto, soverchie illusioni
             sull'esaurimento di un fenomeno del tutto ancora agli inizi, per
             quanto appaiano intente a prendere tempo ed attuare una più
             organica azione di repressione. Ma in questa impasse giocò
             anche il non sempre chiaro e lineare rapporto fra gli elementi
             italiani e francesi che gestivano la repressione. In maniera
             particolare è alla presenza militare francese che si deve il forte
             condizionamento repressivo anche verso le autorità civili, locali
             e provinciali. Per i presentati di Castiglione della fine del 1806,
             infatti, l'Intendente di Teramo, in una lettera al Governatore di
             Catignano; Cancrini, del 23 novembre 1806, scriveva: "Non è
             nella mia sola autorità di sanzionare il perdono, che si è mai
             accordato alle persone de.finite nella nota rimessami, sebbene
             abbiano esibite le armi. Devono tutti presentare i rispettivi bi-
             glietti di perdono, ricevuti tanto dai Governatori locali, che dai
             comandantifrancesi, al comandante delle Armi della Provincia,
             ed a me deve essere il loro perdono noto nelle forme richieste dal
             Generale Partouneaux, comandante la Gran Divisione degli
             Abruzzi"  1861  •





                (86) Cfr. AST. , Poliziafrancese, busta 19.jasc. 6, cit., passim. Cir-
             ca i provvedimenti intrapresi dal generale Partouneax vedasi la lette-
             ra circolare dell'Intendente di Teramo, Sterlich, del gennaio 1807, in
             cui riporta una comunicazione del suddetto generale, diretta a  tutti
             i Sindaci della Provincia. Cfr.  Giornale d'Intendenza della Provincia di
             Teramo,  n. 1 del 2 gennaio 1807, pagg.  13-16.
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