Page 51 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
P. 51

49

            no, che agì nell'effettiva assenza dei superiori diocesani della
            Nullius di Casauria. Del resto, prima che il Vicario Generale di
             quest'ultima, l'abate Don Vito Moccia, lasciasse di fatto l'inca-
             rico, si erano verificati tra lui ed il Guardiano del convento, Frà
             Francesco Tornei, nel 1 799, dei forti contrasti, che certamente
            lasciarono il segno  1541 • Contrasti che vanno letti, crediamo, an-
            che attraverso il rapporto, non molto edificante, tra il clero re-
            golare, rappresentato, appunto, dal convento di San France-
            sco e quello parrocchiale, oppure dai vertici diocesani, rappre-
            sentati dall'abate Moccia, nella sua funzione di Vicario Genera-
            le, stante la perdurante assenza dell'abate regio, titolare della
            Nullius. Il che spiega chiaramente ed emblematicamente il gra-
             do di decadenza istituzionale dell'istituto diocesano di Casau-




             Barnabiti, attorno al 1836 e che è esistito sino a  pochi decenni fa,
             essendo pervenuto tutto lo stabile alla famiglia Varrassi. Degli altri 7
            vani segnati, lo ripetiamo, H-379, staccati dalla fabbrica dell'ex-con-
            vento, il de Mattheis ne vendette 6 , nel 1845, a Varrasso Eustachio
            (art. 485) e quello rimanente, l'anno dopo,  a  Filippo Renzella (art.
            392). Fu così che il Comune e Giuseppe de Mattheis occuparono lo
            stabile dell'ex-convento. Il primo nel quarto superiore, per 7 vani ed
             il secondo nei rimanenti 15. Situazione, però, scomoda per il nuovo
             inquilino, che già nel 1840 aveva proposto una permuta al Comune,
             al fine di rimanere l'unico occupante di tutto lo stabile. Così,  il  31
             marzo 1840, il Sindaco di Castiglione, Salvatore Colella, con atto del
            notaio Stefano de Martinis, permutò il quarto dell'ex-convento, occu-
            pato dal Comune, con la casa di abitazione poco distante di Giusep-
            pe de Mattheis, venendo quest'ultimo ad occupare tutta la fabbrica
             del convento ed il Comune ad avere una sede municipale autonoma.
             Dai de Mattheis, infme, come si è accennato, l'edificio dell'ex-conven-
             to passò alla famiglia Varrassi, che lo detiene attualmente. Gli atti di
             permuta del 1840 esistono ancora nell'Archivio Storico Comunale di
             Castiglione.
               (54) Cfr. APFP, Esposto al Re del Guardiano dei PP.  Conventuali di
             Castiglione, Fra Francesco Tomei, circa l'attività di Mons. Vito Moccia,
             Vicario di S. Clemente a  Casauria. Anno 1 799.
   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55   56