Page 49 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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            vendita altri cittadini e precisamente Angelo Santospago, Do-
            menico Trubiano e Pasquale D'Amico.  Di certo nel febbraio
            1810 le operazioni di soppressione del convento potevano dirsi
            concluse, tant'è che il Decurionato castiglionese già progettava,
            con apposita deliberazione, di rivendicare a sé il fabbricato  149 l.
            "Il Sindaco presidente - si legge nella deliberazione - ci ha prog-
            gettato (sic!) difar· restare ilfabbricato del soppresso Convento
            di San Francesco per questa Comune, cioè il quarto di sotto,
            composto da tre camere per uso del Decurionato e della Cancel-
            leria,  la sala del Comune. Il quarto di sopra composto di due
            camere grandi e tre piccole per uso di quartiere, accadendo che
            in questa Comune arrivassero truppe. De quali commodi questa
            Comune stà scarsissima, dovendo tenere case in qffitto per Can-
            celleria e Decurionato. Il quarto difuori corrispondente alla stra-
            da può essere facilmente venduto in vantaggio dello Stato per la
            sua buona situazione. La Chiesa è anche necessaria per com-
            modo della Messa alla Popolazione, giacché la Chiesa Parroc-
            chiale è molto piccola riguardo al numero delle Anime di questo
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            Comune" i oi.
               Si è detto come andarono effettivamente le cose, di lì a po-
            chi anni, al riguardo delle fabbriche dell'ex convento  15 1 i.  Nel
            Catasto provvisorio di Castiglione tutta la possidenza dell'ex
            ente religioso passò in testa ai Reali Demani, eccezion fatta per
            sette vani della fabbrica conventuale, dove si installò la sede
            comunale  152 i:  Rimanevano, perciò, molti altri beni, in terreni e
            case, che fruttavano una rendita di 121,85 ducati annui. Fra
            le case, rimanevano all'ex convento e per esso ai Reali Demani,





               (49) Cfr. la nota n. 29.
               (50) Con questa deliberazione si prowide a nominare in persona
            di Filippo De Sanctis "una persona che regoli l'orologio comunale",
            "con l'annua penzione di docati sei annui".
               (51) Si veda la nota n. 46.
               (52) Cfr.  ASC,  Catasto provvisorio 1816, voi.  1°,  art. 88.
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