Page 50 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                  altri sette vani, segnati nello Stato di Sezione del Catasto H-379  1531 •
                    La soppressione non mutò più di tanto i rapporti fra l'auto-
                  rità costituita nel Comune e nell'Intendenza ed il clero cittadi-




                     (53) Lo Stato di Sezione ci rappresenta al numero H-377 i 'Dema-
                  nii Reali p er Convento di S. Francesco', che è appunto una casa del 3°
                  ordine e di ben 22 vani. Al  n . H-379, con la stessa intestazione, una
                  casa del 4° ordine e di 7 vani. Quella che viene posseduta dal Comu-
                  ne è la n. H-377, ovvero una parte dei suddetti 22 vani, restando al
                  Demanio ben 15 vani. Ai quali si uniscono i 7 di H-379.· I beni, dun-
                  que, restati in potere del Demanio statale furono assegnati al Collegio
                  dei PP.  Barnabiti di Santa Maria di Caravaggio, in Napoli, il 23 luglio
                  1820, che nel Catasto si iscrissero all'articolo n . 518. Cfr. ASC,  Cata-
                  sto provvisorio 1816, voi.  III,  art. 518. Per quanto concerne le  case
                  notiamo dal suddetto articolo che, tanto quella denotata H-377, di 15
                  vani, quanto quella segnata H-379, di 7 vani, furono cedute in ven-
                  dita a  Giuseppe de Mattheis, che acquistò pure diversi terreni. I PP.
                  Barnabiti di Napoli, rappresentati da Frate! Luigi Gambi, procuratore
                  del Collegio di Santa Maria di Caravaggio, vendettero i beni suddetti
                  1'8 febbario  1829, mercé l'intervento dell'Amministrazione Diocesana
                  di Atri, la quale era stata delegata, nel 1828, dalla Suprema Commis-
                  sione Mista "afunzionare e prestare l'assistenza in taluni contratti di
                  censuazione e di vendite dei beni assegnati ai Reverendi Padri Barna-
                  biti del Real Collegio di Caravaggio in Napoli e precisamente p er  la
                  vendita delle fabbriche esistenti nel Comune di Castiglione alla Pesca-
                  ra, che si appartenevano ai Minori Conventuali". II valore delle fabbri-
                  che venne fissato in ducati 386,99 e Giuseppe de Mattheis ne offrì
                  350,00, aggiudicandosi l'asta. Nella cessione vennero, naturalmente,
                  eccettuate le stanze del quarto superiore dell'ex-convento, possedute
                  dal Comune e vennero compresi "altri membri sei di casa, staccati dal
                  convento medesimo" e verosimilmente ad esso prossimi, i quali -
                  come dicemmo - sono rappresentati nel Catasto con il numero H-
                  379. Oltre alle fabbriche il de Mattheis acquistò pure l'orto annesso,
                  che nel Catasto figura censito con il numero C-257. Il nuovo proprie-
                  tario, pertanto, andò a figurare nel Catasto provvisorio all'articolo n .
                  571. Notiamo che, nel 1840, nel Catasto si annotò pure il trappeto
                  che il de Mattheis realizzò nel complesso dei 15 _vani avuti dai PP.
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