Page 40 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                   mente, il 24 aprile 1 796, nel Parlamento generale e con l'inter-
                   vento del Mastodatti onorario della Regia Udienza di Teramo,
                   D.  Francesco Saverio D'Autilio, si dette attuazione alle provi-
                   sioni direttive della Regia Camera, secondo le quali "esplorata
                   la volontà de Cittadini in pubblico Parlamento", si doveva Iimet-
                   tere una dettagliata relazione alla stessa Regia Camera, al fine
                  . di promuovere gli opportuni provvedimenti del caso. Si propo-
                   se, perciò, di cambiare reggimento amministrativo, con l'elezio-
                   ne di trenta Decurioni, che fu demandata al voto palese di 86
                   capifamiglia intervenuti. A parte il Camerlengo, Vincenzo Trot-
                   ta ed il Massaro, Michele Epifano, che non parteciparono al
                   voto, ben 52 persone approvarono la proposta, che fu respinta
                   solo da 32 intervenuti  1401 •  Si decise, quindi, di rimettere alla
                   Regia Camera la nota dei capifamiglia, estratti dal Libro della
                   Cedola, ·o sia tassa catastale', affinché si ottenessero le provvi-
                   denze richieste. Si invocò, perciò, un Decurionato, composto
                   da individui che avessero requisiti di censo. A queste iniziative
                   è presente il Governatore baronale, Don Antimo Danese di
                   Alanno, che aveva preso possesso della carica il  14 febbraio
                   1 795. Ma i riformatoli castiglionesi, probabilmente si illudeva-
                   no del fatto che, a fronte di un nuovo reggimento amministra-
                   tivo, cui avrebbero partecipato persone elette sulla base della
                  · propria rendita catastale, le elezioni di queste sarebbero avve-
                   nute mercé l'intervento di tutti i capifamiglia - di qualsiasi con-
                   dizione - nel Parlamento generale. Gli elettort, infatti, non furo-
                   no tutti i capifamiglia, ma soltanto quelli eleggibili per dilitto di
                   censo. Malgrado ciò l'istanza originariamente avanzata alla
                   Camera di Santa Chiara non ebbe esito sino all'introduzionè
                   del sistema varato con la legge di Giuseppe Bonaparte, n.  132
                   dell'8 agosto 1806. Abbiamo volutamente insistito su queste




                      (40) Cfr.  ASC,  Libro dei Parlamenti, ecc.,  op.  cit. , fai.  248-recto,
                   250-verso. Erra il cancelliere, Eustachio de Mattheis, verbalizzando
                   che 53 persone furono a favore e 31 contro.
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