Page 33 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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volta agli ordini del Ministro degli Interni. Ogni Università fu
affidata all'amministrazione di Decurioni eletti in pubblico par-
lamento dai capi famiglia compresi nel ruolo delle contribuzio-
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Tutti gli amministratori delle Università del Regno assunse-
ro ugualmente il nome di Sindaci ed Eletti, 'né fuori di essi vi
possono essere altri agenti comunali ' e, fra questi, il Sindaco è
preposto alla cura dell'amministrazione del Comune. Un Eletto
era esclusivamente incaricato della polizia municipale e rurale,
mentre un altro assisteva il sindaco, facendone le veci in caso
di assenza e sostituendo, nell'eventualità, anche il collega inca-
ricato della polizia. Di particolare importanza risulta il comma
secondo del Titolo N della predetta legge, che affidava al Decu-
rionato la formazione di uno stato discusso, termine già in uso
nel passato, ossia di un bilancio comunale, relativo alle rendite
ed entrate diverse del Comune e agli esiti, o spese del medesi-
mo. Tale documento fondamentale di amministrazione per i
centri inferiori a seimila abitanti era soggetto al controllo ed
approvazione dell'Intendente provinciale. Ma il definito asset-
to organizzativo dei Comuni, che venne ulteriormente perfezio-
nato nel 1808, si ebbe con la legge suddetta del 18 ottobre
1806, sulla formazione dei Decurionati, dei Consigli provinciali
e distrettuali. I primi si composero di dieci membri, eletti per la
durata di un anno, sulla base del reddito posseduto, che per i
paesi inferiori a tremila abitanti doveva essere di 24 ducati
annui. I Decurioni procedevano alla elezione del Sindaco e
(28) Con la legge 20 maggio 1808 si ebbe la riforma del sistema di
elezione degli amministratori dei Comuni, con l'indicazione della ren-
dita che essi dovevano avere. Primo compito che lo Stato delegava
alle nuove Università fu quello di ripartire fra cittadini la quota di
contribuzione fondiaria, assegnata loro dal Sottintendente del Di-
stretto, che nel nostro caso era quello di Penne. Vedansi le note nn.
60, 64 e 66.