Page 298 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                 spirituali senza riserva alcuna  e  tutto  impensierito  e  fidente  nella
                 Divina Provvidenza, si recava in Casauria con altri cinque Religiosi,
                 cioè: Famiglia religiosa del novello Convento di San Clemente a  Ca-
                 sauria, fatta in Penne, il 24 giugno 1859: Reverendo Padre Cristofo-
                 ro da Gallinaro, Teologo,  Predicatore e Penitenziere dei Frati; Padre
                 Paolo  da Rajano,  Predicatore,  Confessore  di  secolari,  Penitenziere
                 dei Frati;  Fra Carmine da Pratola;  Fra Eleuterio da Paganica;  Fra
                 Giuseppe da Pietranico, Laici;  Fra Michele da Castilenti, Terziario;
                 Fra Sebastiano da Ovindoli, Ministro Provinciale  1141 •  E qui non può
                 negarsi sulle prime,  che a  vita della gravissima impresa i Religiosi
                 erano posseduti da forte scoraggiamento, vedendosi portati entro le
                 rovine  di  un Convento,  che non offriva se non una camera,  senza
                 finestra, le grezze mura di un corridoio capace di essere ridotto a sei
                 altre camere. Tuttaltro era in rovina, senz'acqua, perché la cisterna
                 fuori del portico era senza canale e ripiena sino a  lasciare di lezze,
                 pietre, cocci e ferri.  Più senza letti, senza pane e bevanda: insomma
                 sei Religiosi gittati in braccia alla Provvidenza  11 51 •  Con questi detti
                 compagni il Padre Cristoforo la mattina del 7 luglio 1859 prendeva le
                 chiavi del locale e vi celebrava la prima Messa in onore di San Cle-
                 mente, implorando con quel fervore che ognuno può immaginare in
                 tale riscontro il suo favore  per la caduta, sua casa  11 61 •  Messa che fu





                   ( 14) Quest'ultimo sottoscrive il  documento che stabiliva la famiglia con-
                ventuale. Da questo stesso documento si ha che, fra  i Sacerdoti,  era stato
                 nominato D.  Francesco Sperduti,  Penitenziere  ed ex P.  Evasio  da Arpino,
                che  il  P.  Cristoforo  però,  non  menziona  nella  'Cronaca'.  Probabilmente si
                 tratta di una nomina che non ebbe effetto e di un ex Religioso secolarizzato,
                forse con funzioni di Cappellano in San Clemente dal 1854.
                   (15) Il  P. Cristoforo venne incaricato di intraprendere le iniziative di ac-
                quisizione e di restauro di S. Clemente dal P.  Provinciale, con provvedimento
                scritto di questi, dato a Penne il 27 giugno 1859. Il giorno seguente lo stesso
                Provinciale,  P.  Sebastiano da Ovindoli,  assegnò al  Convento di  Casauria i
                paesi di Castiglione alla Pescara, Torre de Passeri, Pescosansonesco, Pietra-
                 nico e Corvara, quali luoghi di questua, comunicando tale assegnazione al
                Superiore locale del Convento di Capestrano, al quale i medesimi Paesi veni-
                 vano tolti.
                   (16) Con lettera da Bucchianièo del 6 luglio  1859 il  P.  Leopoldo da Cer-
                chio comunicava al P.  Provinciale che nel suo Convento era vivissimo il dis-
                senso  per  essere  stati  tolti  i  paesi  di  Rosciano  e  Nocciano  quali  paesi  di
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