Page 47 - 20 anni in Congo (2015)
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Qui a Makoua sono 40 anni che è stato annunziato il Vangelo e nel registro dei batte-
         simi si è arrivati a 11.000 persone. Le suore sono stanche ma soddisfatte, per la prima
         volta è capitato loro di dover mangiare con le mani.
         Recitiamo Compieta ed andiamo a riposare.
         Makoua 17 novembre 1995  - Sr. M. Emerenziana ed io andiamo a far visita all'ospedale
         che è di fronte a noi. Non è possibile fare commenti, non esistono parole per poter espri-
         mere la situazione. L'assistente medico ci guida per tutti i padiglioni, nella maternità
         invece ci  guida l'ostetrica che abita vicino a noi. La situazione è indescrivibile, qui
         prima della medicina manca l'igiene, che dire della cosiddetta "sala operatoria" e "sala
         parto"? Non ci sono parole! Mi chiedo se gli organismi mondiali che tutelano la vita e
         la salute conoscono queste situazioni. È solo da sentirsi male. Prepariamo il pranzo, in-
         tanto tornano Sr. M. Ester e Sr. M. Betty che sono state a trovare i bambini assistiti nella
         parrocchia, con una nuova impressione: hanno visto una bambina denutrita, quasi sche-
         letrica, l'ospedale l'ha dimessa perché non possono fare niente. E' la quarta figlia di
         una donna che non ha marito, le prime tre figlie sono già morte, ora rischia di morire
         anche questa. P.  Domenico le dice di  venire di pomeriggio a casa nostra per qualche
         vestitino, latte e zucchero nella speranza di salvarla. Dopo pranzo recitiamo l'Ora Media
         e poi subito andiamo a mettere l'antenna della radio con Gildas e Boris, intanto Fran-
         çoise viene a fare lezione di Francese e Lingala ed alcune ragazze vengono a casa nostra
         dove leggono libri di catechesi. È notte ed il làvoro dell'antenna non è ancora ultimato,
         si rinvia a domani. Noi recitiamo il S. Rosario ed i Vespri, ceniamo ed andiamo a ripo-
         sare. Una notte insonne per il fortissimo temporale che si abbatte su Makoua.
         Makoua 18 novembre 1995 - Dopo la celebrazione della messa ci fermiamo a salutare P.
         Domenico il  quale ci dice che P. Zucchi di Milano ha fatto sapere tramite radio che
         quest'anno il coro dell'Antoniano di Bologna finanzierà il dispensario di Makoua. È
         una bella notizia, davvero, specialmente per chi ha visto la situazione locale.
         Passiamo dai Padri ed affrontiamo alcuni problemi, alla fine si  parla della mia par-
         tenza, delle possibilità di andare e quelle di tornare, qui si sa che le suore non potranno
         andare e venire da sole da Brazzaville, perché la strada è una vera difficoltà, e i soli
         mezzi pubblici, sono i camion. È il momento in cui mi viene data una sofferenza che
         conservo nel cuore, è una di  quelle che prevedevo. Questa missione, infatti, è stata
         accompagnata da tanta sofferenza, non solo quella delle situazioni, ma anche altre più
         sottili, legate ad inspiegabili atteggiamenti umani.
         Torniamo a casa, arrivano i falegnami e fanno la loro parte, io vado in camera a scri-
         vere ed ho solo voglia di stare sola e pregare. La mattinata è un po' lunga e triste, alle
         12.00 tornano Sr. M. Ester e Sr. M. Betty, la mamma con una bimba denutrita è andata
         in parrocchia ed hanno potuto aiutarla.
         Pranziamo e poi, riposo, l'ora media e la meditazione.  Poi alle prese con l'antenna,
         sembra tutto a posto, ma alla radio il volume non funziona, Gildas va in Parrocchia a
         prendere la radio dei Padri che invece risponde bene, quindi c'è qualcosa da mettere
         in atto nella nostra. È sera, noi recitiamo il S. Rosario, poi i Vespri e ceniamo.

         Makoua 19 novembre 1995 - In parrocchia la S. Messa domenicale è davvero una grande
         festa della comunità cristiana, il momento che ripaga di tutte le difficoltà. È una vera
         ricarica.
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