Page 30 - Walter Capezzali - Madre Maria Francesca e le Suore della Dottrina Cristiana (1999)
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È  infatti  il  9  febbraio  del  1878,  quando  viene  a  mancare
                  all'affetto dei suoi figli,  all'epoca divisi tra L'Aquila e Castiglione,
                  la madre Maria Grazia de Mattheis.  La donna, che aveva segui-
                  to l'intrepida figlia  all'Aquila, era ormai molto avanti negli anni,
                  e  per quei tempi di età davvero ragguardevole, essendo entra-
                  ta nell'ottantunesimo anno di vita.  Una vita spesa tutta nel calore
                  della  famiglia  e  nella  cura  dei numerosi figli,  pur tra  le  molte
                  tribolazioni  di  cui  abbiamo  fatto  cenno.  Maria  Grazia,  anche
                  con il  suo semplice insegnamento di vita cristiana e laboriosa,
                  aveva  certamente contribuito a  far  scaturire la  fiammella  della
                  vocazione che prima Maria  Nicola,  quindi anche tre  altre  sue
                  figlie,  dovevano  infine  impegnare  nella  "costruzione"  della
                  nuova  Comunità.
                      È probabilmente la  morte dell'anziana  madre  ad accelera-
                  re la riunione, attorno a Maria Nicola, delle altre sorelle.  È così
                  che, dopo Florinda, nel 1879 troviamo all'Aquila Felicia Antonia,
                  anche  se  - probabilmente - soltanto  per un primo breve sog-
                  giorno.  Ma  in anni successivi vi torna, e definitivamente,  insie-
                  me con l'altra  sorella Albina,  la  maestra che avevamo già tro-
                  vato attiva  nell'insegnamento nella natìa Castiglione.  Si  ricosti-
                  tuisce  così  l'affiatato  nucleo  di  sorelle,  di  sangue  e  di  ideali.





                  Dal Filippi al Vicentini

                      Nel  1881  muore l'Arcivescovo  Filippi.  Il  momento appare
                  traumatico per la  storia della Diocesi aquilana,  ma ancora una
                  volta la  Provvidenza divina sembra segnare positivamente,  sia
                  pure  nella  diversità  dei caratteri  e  dei comportamenti,  la  cre-
                  scita  ed il  rafforzamento  della  Chiesa  locale.
                      Infatti a succedere a Monsignor Filippi viene chiamato, nel-
                  l'agosto di quello stesso anno,  un già illustre figlio  della stessa
                  Diocesi aquilana,  Mons.  Augusto Antonino  Vicentini.  Nato  al-
                  l'Aquila  nel  1829,  ha  quindi  52  anni  di  età  quando  viene
                  prescelto,  dalla  benevolenza  di  Papa · Leone  XIII,  per reggere
                  la  vacante  Cattedra  di San  Massimo.  Si  era formato  nei severi
                  studi del Collegio d'Abruzzo, retto dai Padri Gesuiti, e in quelli
                  del .locale Seminario, conseguendo infine la laurea in teologia;
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